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Neuropsichiatria infantile: è morto Giovanni Bollea

Si è spento oggi alle 18,00 presso il Policlinico A. Gemelli di Roma il Prof. Giovanni Bollea, considerato il padre della neuropsichiatria infantile in Italia e precursore oltre che innovatore di tale branca medica. Era nato nel 1913 a Cigliano Vercellese e la sua formazione si era svolta a Losanna, Londra e Parigi. A Roma, tanti anni fa ha fondato e ne è stato lungamente direttore, l’Istituto di Neurospichiatria di Via dei Sabelli, un importante punto di riferimento, per tutti quei bimbi maltrattati o semplicemente in difficoltà, oltre che per le loro famiglie.

Una sensibilità particolare lo caratterizzava, nell’approccio all‘infanzia, che chi lo ha conosciuto ricorda nella dolcezza del tono della sua voce, mentre gli altri possono evincere dai numerosi libri che Bollea ha pubblicato. Uno fra tutti, “Le madri non sbagliano mai”,  un vademecum importante per chi si trova (la maggior parte di noi) a fare il genitore. Con pacatezza e semplicità in questo testo, il neuropsichiatra si rivolge a loro, madri e padri spiegando, a volte anche con ironia, quali sono le regole fondamentali del”mestiere” della genitorialità: l’amore, l’ascolto, il dialogo e soprattutto l’esempio quotidiano.

Nulla di trascendentale dunque, ma che modula dall’equilibrio tra l‘istinto materno ed i consigli della tradizione, delle nonne. Insomma, un libro che vi consiglio, che ho sul mio comodino e consulto con regolarità da quando ho deciso di fare la mamma e di cui magari vi parlerò più a fondo nei prossimi giorni. Bollea è stato il primo presidente della Società Italiana di Neuropsichiatria Infantile (Sinpi) Nel 2003 ha ricevuto la laurea honoris causa in Scienze dell’Educazione, presso l’Università di Urbino e nel 2004 il premio alla carriera al Congresso Mondiale di Psichiatria Infantile, solo per citare un paio dei riconoscimenti nazionali ed internazionali che lo hanno caratterizzato. E’ stato anche promotore di tante iniziative legate al mondo dell’infanzia: ha fatto parte del Comitato d’Onore del “Premio Unicef-dalla parte dei bambini”.

La camera ardente sarà allestita presso la Sala della Protomoteca in Campidoglio, a partire dalle ore 10,00 di Martedì 8 Febbraio.  Nel cuore di Roma dunque, ai cui cittadini, bambini di diverse generazioni in questi hanno ha dato molto: la sua professionalità, serietà, comprensione, supporto. Sapete il suo pensiero in calce al best seller “le madri non sbagliano mai?”

“Con queste pagine dedicate ai genitori, vorrei rendere più felice la vita di tanti bambini”.

Questo era Giovanni Bollea.

[Foto: www.life.com]

4 commenti su “Neuropsichiatria infantile: è morto Giovanni Bollea”

  1. Reazione commossa di Antonello De Pierro alla morte del professor Giovanni Bollea
    Scritto da Redazione
    Domenica 06 Febbraio 2011 21:49
    3
    Il presidente dell’Italia dei Diritti: “La sua scomparsa è una perdita inestimabile nel panorama scientifico-culturale e depaupera fortemente il patrimonio delle eccellenze nel campo delle risorse umane di concetto del nostro paese”.

    Roma – “La scomparsa del professor Giovanni Bollea è una perdita inestimabile nel panorama scientifico-culturale italiano e mondiale, e depaupera fortemente il patrimonio delle eccellenze nel campo delle risorse umane di concetto del nostro paese”.
    E’ questa la prima commossa reazione del presidente dell’Italia dei Diritti Antonello De Pierro alla notizia della dipartita del padre della neuropsichiatria infantile Giovanni Bollea, avvenuta oggi alle 18,00 presso il Policlinico “Agostino Gemelli” di Roma a seguito di un lungo ricovero.
    “Quando se ne va uno come Bollea – continua il leader del movimento extraparlamentare – è come se bruciasse un archivio di conoscenza e tutti dobbiamo sentirci culturalmente più poveri, non solo quelli che, come me, hanno avuto la fortuna di potersi nutrire in qualche occasione al banco del suo scibile. Negli ultimi anni l’ho incontrato in più occasioni, l’ultima a casa sua a Roma in via Salaria, poco più di un anno fa in occasione del suo compleanno, dove, presente anche il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, animato al contempo di sentimenti di tenerezza e ammirazione, scambiai con lui diverse battute, nella cui circostanza mostrò una lucidità di pensiero eccezionale, nonostante l’età e una salute ormai malferma”.
    Riferendosi poi alla rivoluzione apportata dal noto professionista nel campo della neuropsichiatria infantile De Pierro conclude: “La notizia mi ha invaso di tristezza, ma mi incoraggia il fatto che egli non morirà mai, ma continuerà a vivere attraverso la sua preziosa opera, che ha cambiato per sempre il destino di molti bambini, i quali amava teneramente considerare come tanti suoi figli, in un intreccio di storie difficili a cui spesso sono state spalancate le porte dell’ottimismo e del lieto fine. Il rammarico è che avrebbe potuto dare ancora qualcosa di importante al nostro tessuto socio-culturale. Alla moglie Marika giungano le condoglianze mie personali e di tutto il movimento che presiedo”.

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