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Antipsicotici, in cima alla lista dei farmaci più venduti

Gli antipsicotici, dopo quelli per l’ipertensione e il reflusso gastroesofageo, sono in cima alla lista dei farmaci più venduti in America, ma l’Italia non è da meno. Se un tempo, infatti, venivano prescritti per il trattamento di stati deliranti o in caso di allucinazioni, sembra che oggi siano distribuiti con troppa facilità persino ai minori e agli anziani mentalmente assenti.

Se per gli anziani, l’aumento delle prescrizioni e il consumo di farmaci neurolettici è parzialmente giustificato dai disturbi comportamentali dovuti alla demenza, lo stesso non si può dire dei bambini. I dati, perciò, hanno messo in allarme molti consumatori italiani. Chiaramente, non bisogna dimenticare che la schizofrenia è un disturbo cerebrale cronico e devastante, probabilmente il più disabilitante fra i disturbi mentali gravi. I primi segni, inoltre, si manifestano proprio nel corso dell’adolescenza. Chi viene colpito da questa malattia, ha immense difficoltà ad articolare i pensieri, oltre che comportarsi in maniera inusuale, tanto da isolarsi dal mondo esterno. La maggior parte delle persone affette da schizofrenia ne soffrono tutta la vita, senza avere la possibilità di svolgere una vita “normale”, con un lavoro e relazioni interpersonali, sebbene i farmaci antipsicotici abbiano migliorato sensibilmente la vita di molti.

Ma come spiega Marcia Angell, ex direttrice del New England Journal of Medicine, le aziende farmaceutiche adottano molti mezzi per ottenere che i medici prescrivano i nuovi farmaci come Zyprexa (Olanzapina), Seroquel e Abilify (Aripiprazolo), ampliando talmente tanto i criteri per la diagnosi della malattia mentale, che quasi tutti ne hanno una, coinvolgendo anche chi è perfettamente normale.

Per i bambini, infatti, il numero di diagnosi per il disturbo bipolare è aumentato di ben 40 volte tra il 1994 e 2003, e 1 su 5 lascia lo studio dello psichiatra con una prescrizione per un neurolettico, e la situazione è persino peggiore per gli anziani nelle case di cura. Non è un caso, infatti, che L’Agenzia Italiana del Farmaco, per evitare l’abuso indiscriminato di tali farmaci, abbia aggiornato il foglio illustrativo di tutti gli antipsicotici che riportano quanto segue:

I seguenti sintomi sono stati osservati nei neonati di madri che hanno assunto antipsicotici convenzionali o atipici durante gli ultimi tre mesi di gravidanza: tremore, rigidità e/o debolezza muscolare, sonnolenza, agitazione, problemi respiratori e difficoltà nell’assunzione di cibo. Se il vostro bambino mostra uno qualsiasi di questi sintomi contattate il vostro medico.

Fonte: AIFA