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Coronavirus, effetti psicologici del passaporto di immunità

Il passporto vaccinale, necessario per poter viaggiare in sicurezza con la pandemia di coronavirus ancora in atto, potrebbe avere degli effetti psicologici importanti sulle persone che potrebbero causare una crescita sostenuta dei contagi da Covid -19, almeno stando a una ricerca condotta da un gruppo di scienziati inglesi, non ancora in peer-review.

Pro e contro del passaporto vaccinale

Il famoso e tanto agognato “green pass” che in molti aspettano per poter dare nuovamente vita a viaggi e spostamenti e che dovrebbe testimoniare l’immunità o la negatività rispetto al virus potrebbe sì favorire la ripresa del turismo, ma dare al contempo alle persone uno stimolo a pensare che il virus possa non rappresentare più un problema. E lo stesso è valido, secondo lo studi sopracitato, per ciò che riguarda, ad esempio, l’app utilizzata in Israele che permette  di tornare a frequentare luoghi pubblici, teatri e cinema.

Un “tana libera tutti” che in questo momento non ci si può concedere in Europa, dove la curva dei contagi sta scendendo lentamente. Gli scienziati britannici coinvolti in questo studio revisionale fanno parte quasi tutti dello Scientific Pandemic Insights Group on Behaviours, il panel di esperti comportamentali che supporta il governo inglese nelle sue scelte.  E se da un parto dare nuovo spazio alle interazioni sociali sarà in grado di apportare dei benefici emotivi, sociali ed economici e spingere le persone a vaccinarsi, dall’altro potrebbe far innescare nelle persone un falso senso di sicurezza che potrebbe risultare più rischioso che utile.

Senso falso di sicurezza da effetto psicologico immunità

Dal punto di vista della prevenzione del contagio infatti, soprattutto dopo un periodo molto lungo vissuto praticando il più possibile l’isolamento sociale, vi è il rischio del manifestarsi di comportamenti poco corretti dal punto di vista psicologico che potrebbero portare ad una risalita della curva che andrebbe ad abbattersi ancora una volta sulla popolazione e sul sistema sanitario nazionale. Le persone che posseggono anticorpi potrebbero, sbagliando, essere tentati di rinunciare alle mascherine, al lavaggio delle mani e al distanziamento sociale dimenticando che potrebbero essere comunque veicolo di trasmissione del Covid-19 alle persone non vaccinate.

Non solo: alcune persone che non hanno avuto la malattia, se avere degli anticorpi rappresentasse l’occasione per accedere ad alcune attività, potrebbe addirittura pensare di farsi deliberatamente contagiare per tornare ad ottenere una libertà differente. Ecco quindi che il passaporto vaccinale è perfetto per poter consentire alcune realtà necessarie come i viaggi internazionali o il turismo. O ancora la riapertura stabile di alcune attività, ma allo stesso tempo è importante ricordare che potrebbero esservi delle problematiche di tipo psicologico e sociale da affrontare, senza dimenticare che nessun vaccino anticovid consente di ottenere una copertura totale nei confronti della malattia.