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Festa del papà, la sindrome di Calimero esiste davvero?

Ce l’hanno tutti con me perché sono piccolo e nero“, diceva il famoso pulcino. E in occasione della festa del papà ci viene spontaneo da chiederci se di quella definita scherzosamente la “Sindrome di Calimero” soffrano davvero la maggior parte dei padri italiani che spesso e volentieri, rispetto alle mamme, si sentono meno considerati dai figli.

Le percentuali sono sconvolgenti. Non ci piace dare i numeri di solito mail fatto che  l’80% dei padri si senta effettivamente messo da parte e sfruttato dai propri figli piuttosto che amato merita davvero una menzione. Averla definita Sindrome di Calimero non è stata una cattiva scelta: rende perfettamente l’idea di quella che è la sensazione di questi uomini che vedono i propri pargoli eccessivamente attaccati alla  figura femminile e difficilmente espansivi con la controparte maschile.

Un vero e proprio problema psicologico  e di emozioni che trova la maggior parte dei padri uniti nel lamentarsi di questa “esclusione” del rapporto tra madre e figlio. Una sindrome che potrebbe guarire anche semplicemente con una maggiore condivisione famigliare da parte del nucleo stesso. Il dialogo come sempre è fondamentale. E’ questo che si evince dallo studio promosso da “Found” in occasione proprio della festa del papà che celebriamo oggi. Il campione di riferimento era composto di circa 600 uomini con figli in età adolescenziale e quindi quella più complicata in quanto a rapporti interpersonali e famigliari. Una ricerca basata sul monitoraggio dei principali social network e strumenti di condivisione della rete. Sottolineano gli esperti, riportati dalle agenzie di stampa in merito:

Essere papà oggi è difficile più che mai, soprattutto nel trovare il modo di conciliare il lavoro con la famiglia. E’ un’alchimia, e spesso ne risente il proprio equilibrio interiore. Per loro è possibile parlare di “sindrome di Calimero”.  Il papà vive fisiologicamente una genitorialità differente dalla mamma, non necessariamente vincolata alla quotidianità, ma non per questo meno intensa. Forse per retaggio culturale il padre tiene una posizione più distaccata, magari trovandosi a dover supportare la moglie nel suo ruolo di mamma, più che confrontandosi direttamente con il suo vero ruolo.

Un comportamento che porta i padri a lottare senza però esprimere il proprio disagio ed a complicare in un certo senso le cose. Un consiglio, se vostro padre è vicino a voi, dedicategli del tempo e fatelo sentire speciale: non costa nulla.

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