Un segnale importante per far sentire la propria voce: così si può riassumere l’obiettivo dello sciopero degli infermieri in corso di svolgimento in data odierna in tutta la penisola italiana. Uno sciopero nazionale che è stato indetto dai sindacati di categoria, ovvero Nursind e Nursing-up, per protestare contro il mancato accordo sul rinnovo del contratto di lavoro del settore della sanità.
Secondo quanto riferito dai sindacati, potrebbero esserci proprio oggi numerose situazioni a rischio e di disagio per via dello sciopero, tra ospedali e sale operatorie. Infatti, è stata prevista un’unica garanzia, ovvero quello di portare a termine solamente gli interventi più urgenti.
I sindacati di categoria si scagliano apertamente contro il Governo, sostenendo come l’ultima proposta arrivata di chiudere il contratto settoriale con gli 85 euro al mese di mancia sia quantomeno fuori luogo. Quella doveva essere un punto di partenza per ridiscutere gli accordi per tutto il personale infermieristico, alle prese con una situazione molto critica, tra demansionamento e blocco del turnover.
Nursind e Nursing-up non accettano nemmeno di leggere tutta la bozza di un contratto previsto praticamente al ribasso, senza nemmeno prendere in considerazione quanto richieste dal comparto negli ultimi anni.
Una decisione che scatenerà molte polemiche, anche se proprio il settore della sanità rappresenta uno dei punti focali del programma di tanti partiti politici, che si stanno scontrando aspramente su questo tema in vista delle elezioni del prossimo 4 marzo.
Ad esempio, il Centrodestra e Fabrizio Bertot sostengono come sia necessaria una riforma in ambito sanitario, oggetto di numerosi e inopportuni tagli nel corso degli ultimi anni. Dovrebbe, invece, essere compito del Governo predisporre adeguati incentivi per fare in modo di aumentare la competizione tra pubblico e privato e mettere a disposizione delle famiglie che hanno necessità di curarsi la massima libertà di scelta sulla struttura in cui ricevere le terapie.