Il lupus eritematoso sistemico (LES) non è incompatibile con il concepimento o la gravidanza anche se comporta delle attenzioni in più specie se all’inizio della gestazione la malattia è attiva e si stanno assumendo alcuni farmaci. Ma dopo il parto cosa accade? Alcune donne subiscono una riacutizzazione del lupus, per cui è necessario fare dei controlli e delle visite di monitoraggio dopo aver messo al mondo il proprio bambino. Molti dubbi riguardano comunque l’allattamento al seno.
L’allattamento al seno è raccomandato per tutte le donne comprese quelle con lupus eritematoso sistemico. Va sottolineato che non c’è un maggior rischio per il bambino di sviluppare lupus neonatale con questa pratica. Ciò che va però messo in conto è che alcuni farmaci utili per tenere sotto controllo la malattia nella neo mamma possono passare nel latte ed essere pericolosi per il poppante. Questi i punti focali da tenere a mente:
● I FANS (farmaci antinfiammatori non steroidei) possono essere utilizzati, fatta esclusione per l’aspirina
● Il Prednisone può essere assunto a basse dosi (sotto i 20 mg / die) .
● Antimalarici, warfarin ed eparina (anticoagulanti) non hanno controindicazioni all’allattamento
● L’azatioprina e ciclosporina entrano nel latte materno in concentrazioni molto basse. In generale si tende ad interrompere questi trattamenti a favore di altri, ma in taluni casi può essere necessario proseguire valutando il rapporto rischio-beneficio
● Ciclofosfamide e metotrexato dovrebbero essere evitati durante l’allattamento.
In tutti i casi ogni paziente ha una storia a se e una reazione diversa alle terapie per cui è sempre utile rivolgersi al proprio specialista di riferimento per qualunque dubbio ed evitare la sospensione di farmaci senza averlo consultato.
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Fonte Uptodate.com