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Mal di schiena, contro il dolore un’iniezione di ozono

Per alleviare il dolore alla schiena, un disturbo che colpisce milioni di persone in tutto il mondo, basta una sola iniezione di ozono. A sostenerlo, sono i ricercatori dell’Università di Francoforte in Germania, che hanno presentato l’esito dello studio, a cui hanno partecipato 327 volontari affetti da mal di schiena, al meeting annuale della Radiological Society of North America.

Circa un terzo dei pazienti che hanno partecipato allo studio, e a cui sono state fatte le iniezioni di ozono, infatti, ha dichiarato di provare meno dolore per i problemi al disco vertebrale. L’ozono è un gas particolarmente reattivo, che può essere tanto efficace per la nostra salute, quanto dannoso. Solo per fare un esempio, lo strato di gas che si estende tra i 10 e i 50 chilometri al di sopra della superficie terrestre, ci protegge dalle radiazione ultraviolette del sole, ma a livello del suolo si trasforma in un pericoloso inquinante, in grado di danneggiare le vie respiratorie.

Negli ultimi anni, però, sono state condotte diverse ricerche sull’azione analgesica dell’ozono, in modo particolare, contro l’ernia del disco, un’infiammazione che provoca dolore e intorpidimento. Generalmente il trattamento comporta sedute di fisioterapia e l’impiego di farmaci antidolorifici, ma molte persone finiscono per sottoporsi a interventi chirurgici. La terapia a base di ozono potrebbe evitare di finire in sala operatorio con 1 semplice iniezione.

Il 37% dei partecipanti ha dichiarato di non aver alcun dolore 6 mesi dopo la terapia a base di ozono, un terzo ha segnalato episodi meno frequenti di mal di schiena, di solito una volta al giorno. Il 22% non ha risentito di alcun miglioramento, mentre per il 7% la situazione è peggiorata.

Il gas, chiaramente, prima ancora di essere utilizzato, viene mescolato con farmaci steroidei che aiutano a smorzare l’infiammazione e poi viene iniettato direttamente nel disco danneggiato con un anestetico locale. Stando ai risultati, i dischi danneggiati si sono ridotti dal 2% al 15%.

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