I cultori di cibo giapponese hanno ragione: gli alimenti provenienti dallo stato nipponico, come i germogli di bambù, fanno bene alla salute. Ed a decretarlo non è stato uno studio proveniente dallo stato orientale, bensì da una ricerca sul tema condotta dai ricercatori della Panjab University in India.
A quanto pare il bambù, oltre ad essere salutare ed ottimo dal punto di vista nutrizionale, possederebbe anche delle proprietà antitumorali.
Diffusi soprattutto in oriente, i germogli di bambù sono arrivati sulle nostre tavole grazie al fiorire di ristoranti cinesi e giapponesi nel nostro paese ed ad una certa globalizzazione alimentare che vede arrivare sugli scaffali dei nostri supermercati sempre più cibi provenienti da paesi lontani dai nostri. Lo studio in questione è stato pubblicato sulla rivista Comprehensive Reviews in Food Science and Food Safety.
I germogli di bambù, lo ricordiamo, sono ricchi di elementi nutritivi: in prima istanza di proteine, seguite subito dopo da carboidrati, minerali e fibre. Al contempo però sono estremamente poveri di grassi e zuccheri. Non è solo ciò a fare di questo vegetale un buon alimento. Esso è infatti molto ricco, secondo i ricercatori, di tiamina, niacina e di vitamina A, vitamina E e vitamina B6. Ed ancora di minerali come calcio, potassio, magnesio, zinco rame e ferro. Se ciò non bastasse, al suo interno sono riscontrabili 17 aminoacidi differenti di cui 8 essenziali per il nostro benessere.
Il dott. Nirmala Chongtham, professore nel dipartimento di botanica presso l’Università di Panjab, e coordinatore dello studio, ha inoltre sottolineato la presenza, all’interno dei germogli di bambù di fitosteroli e fibra, elementi in grado di ridurre l’assorbimento di colesterolo “cattivo” da parte dell’organismo umano:
I germogli contengono anche agenti anticancerogeni, e facendoli diventare parte di una normale dieta riducono efficacemente i radicali liberi che possono produrre sostanze cancerogene dannose. Inoltre sono in grado di apportare diversi benefici con il consumo: dalla prevenzione del cancro alla perdita di peso; dall’abbassare il livello di colesterolo a migliorare l’appetito e la digestione.
Tutto ciò, va detto, rappresenterebbe un buon motivo per provarli se ancora non lo si è fatto.
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Fonte: La Stampa