Brutte notizie per gli amanti della carne alla griglia, ma non cantino vittoria gli habitué del barbecue. Secondo alcune ricerche condotte di recente, infatti, chi si concede spesso questo tipo di pietanze ha una probabilità maggiore di sviluppare il tumore alla prostata e alla vescica.
Dai risultati della sperimentazione condotta dal team di ricercatori guidato da Sanoj Punnen, che ha visto il coinvolgimento di circa 1000 uomini, è emersa una correlazione fra il consumo di carne cotta alla brace e la formazione di due mutageni – MelQx e DiMelQx – responsabili dell’aumentato rischio di tumore. Inoltre, secondo gli esperti, tale pericolo esisterebbe già in partenza mangiando la carne rossa, anche se cotta in un altro modo.
Un altro studio, questa volta condotto dall’Università del Texas, ha evidenziato invece il rischio di tumore alla vescica a cui andrebbero incontro le persone che consumano abitualmente carne cotta a temperature elevate. Come spiega Jie Lin, uno dei ricercatori:
E’ ben noto che la carne cotta ad alta temperatura, che sia di maiale, di manzo o di pollo, ma vale anche per quella del pesce, genera sostanze chiamate ammine eterocicliche (HCA) che possono favorire lo sviluppo del cancro; la nostra ricerca ha voluto analizzare il collegamento tra il consumo di questi alimenti e il rischio di tumore alla vescica e quale sia il ruolo giocato dalle differenze genetiche.
Lo studio, ha preso in esame più di 1.600 persone, la metà delle quali aveva un cancro alla vescica, e ha dimostrato come i soggetti con una predilezione per la carne ben cotta o fritta rischiassero una volta e mezzo più degli altri di sviluppare una neoplasia vescicale. Tuttavia, il rischio di cancro è legato anche a precise caratteristiche genetiche. I partecipanti portatori di varianti legate al metabolismo delle HCA correvano, infatti, molti più pericoli rispetto agli altri.
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