Triste primato, ma ne eravamo consapevoli già da tempo, hanno gli Stati Uniti sul fronte peso forma: gli americani sono quelli che si allontanano di più dalle misure sane, ovvero, detto non proprio carinamente, i più grassi del mondo. I più magri sono invece i giapponesi. I dati si riferiscono ai Paesi con il reddito più alto e sono solo alcuni di quelli riportati da tre diversi studi pubblicati proprio oggi sulla prestigiosa rivista di divulgazione scientifica Lancet.
Tutti preoccupanti, non c’è che dire. Come quello, a dir poco allarmante, che riguarda i tassi di incremento dell’obesità, o meglio l’epidemia dilagante di obesità, come viene definita negli ultimi anni.
Dal 1980 ad oggi sarebbe quasi raddoppiato il numero di obesi nel mondo, oggi una persona su 10 soffre di eccesso di peso patologico. Il che equivale a mezzo miliardo di persone, per l’esattezza così ripartiti: 205 milioni di uomini e 297 milioni di donne.
I tre studi hanno utilizzato i parametri dell’indice di massa corporea (BMI), i livelli di pressione arteriosa e di colesterolo per valutare il tasso di obesità della popolazione mondiale dal 1980 al 2008.
Se consideriamo che l’indice di massa corporea superiore a 30 indica obesità, gli Stati Uniti con 28 di media rasentano livelli di obesità esorbitanti, mentre i giapponesi che hanno un BMI medio di 24 sono i più magri. E ricorderete, ne avevamo parlato, le misure anti-obesità messe in atto dalle autorità sanitarie giapponesi che non lasciavano scampo ai chili di troppo. Pagavano persino la palestra a chi aveva un girovita troppo largo!
Per quanto riguarda le taglie, è nelle isole Samoa nel Pacifico che vivono più abitanti XXL. Spostandoci in Europa, vediamo che sono le donne turche e ceche ad avere il BMI più alto a quota 28, mentre in Svizzera si registra quello più basso del Vecchio Continente con 24.
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