Troppo sale può condurre alla demenza? Sembrerebbe di si, almeno stando ad uno studio comparato canadese, il quale sostiene che una dieta ricca di sodio esponga al rischio di un declino nelle cognizioni cerebrali. Un trend che, oltretutto, verrebbe coadiuvato negativamente dalla mancanza di un adeguata attività fisica. I risultati di questa ricerca sono stati pubblicati sulla rivista di settore Neurobiology of Aging.
Gli effetti di un abuso di sale sull’organismo umano sono ben noti: ritenzione idrica, maggiore incidenza di malattie cardiovascolari e ipertensione. Ora a tutto ciò si aggiunge il pericolo di uno sviluppo precoce di declino cognitivo, di per se stesso già molto diffuso tra le persone di una certa età. Secondo quello che il Baycrest Research Centre for Aging and the Brain, l’Institut Universitaire de Geriatrie de Montreal, la McGill University e la Universite de Sherbrooke ed i loro ricercatori sostengono, nemmeno i più giovani possono liquidare il problema.
Soprattutto perché dalla mezza età in poi il nostro organismo nella maggior parte dei casi inizia a risentire dei “bagordi” di gioventù. Ed onde evitare che la vita “presenti il conto” in anticipo carpendo precocemente facoltà cognitive, è bene intensificare l’attività fisica e ridurre il sodio già fin dai quarant’anni.
Lo studio ha preso in considerazione lo stile alimentare di vita e di moto di un gruppo di 1.262 persone di entrambi i sessi e di età compresa tra i 67 e gli 84 anni. Analizzando i dati raccolti i ricercatori sono giunti alla conclusione che abbassare i livelli di assunzione di sodio permette già dopo tre anni di ricavare benefici quali l’abbassamento della pressione e quello del pericolo di sviluppo di malattie cardiache, alle quali si aggiunge anche una discreta iniezione di benessere per il nostro cervello.
Commenta la coordinatrice dello studio, la dott.ssa Alexandra Fiocco.
Abbiamo generato una prova importante che l’assunzione di sodio non solo ha un impatto sulla salute del cuore, ma anche la salute del cervello. I risultati del nostro studio hanno dimostrato che una dieta ricca di sodio, combinata con poco esercizio, è stata particolarmente dannosa per le performance cognitive degli adulti più anziani. Ma la buona notizia è che gli adulti anziani sedentari non hanno mostrato un declino cognitivo nei tre anni che li abbiamo seguiti quand’avessero ridotto l’apporto di sodio.
Insomma; meno sale… più cervello!
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Fonte: Neurobiology of Aging