Vi sono almeno 4 falsi miti sugli integratori alimentari che rischiano di mettere in pericolo la salute delle persone. Vediamo insieme quali sono in modo da combatterli efficacemente.
Purtroppo talvolta ad alimentare false credenze ci si mette anche l’ignoranza nell’approcciarsi alle ricerche scientifiche che grazie ai social network ed alla mania per gli allarmismi rende possibile la diffusione lampo di falsità mediche. Vediamo quali sono quelle più diffuse sugli integratori.
1. L’integratore è un farmaco
Sbagliato: l’integratore non è un farmaco. Si tratta di un elemento o dell’insieme di più di essi che vengono somministrati per il mantenimento della salute di esseri sani, al contrario dei medicinali che vengono invece prescritti per curare delle malattie.
2. Esistono integratori “bruciagrassi”
E’ un falso mito anche questo: non esiste una pillola contenente una sostanza che bruci l’adipe in eccesso, ma vi sono molte sostanze che possono aiutare a prevenire un’eccessiva assunzione di calorie o un digestione troppo lenta. Vi sono delle sostanze, come ad esempio il té verde, che stimolano il metabolismo. Ma non sono miracolosi: gli integratori alimentari in questo caso devono essere accompagnati da una dieta ipocalorica e da un stile di vita adeguato.
3. Gli integratori sono privi di effetti collaterali
Gli integratori alimentari possono essere correlati da effetti collaterali. Non bisogna dimenticare che essi sono dei concentrati di specifici nutrienti di cui esiste una quantità giornaliera consigliata. Se questi limiti vengono superati si possono avere manifestazioni di diversa entità. O ancora a seconda della tipologia di “consumo” degli stessi possono modificarsi gli effetti. L’esempio di solito portato dagli esperti è quello del tè: nei primi due minuti di solubilizzazione le foglie essiccate rilasciano caffeina, un eccitante. Se si lascia in infusione la bustina per pur tempo la stessa libererà gli alcaloidi, conosciuti per i loro effetti rilassanti.
4. Gli sportivi devono assumere sempre integratori
No, altro falso mito da sfatare. Come per qualsiasi altra persona devono essere valutate le necessità effettive prima del consumo.
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