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Fecondazione eterologa, la prima gravidanza italiana

La prima gravidanza dopo l’approvazione della fecondazione eterologa è finalmente avvenuta. Il “lieto evento” è occorso a Roma, presso la struttura dell’European Hospitalal nel Centro di Medicina della Riproduzione della struttura.

 

Donatrice e ricevente sono due donne italiane. Si tratta della prima gravidanza di questo genere ottenuta in Italia e per quanto in molti paesi del mondo la fecondazione eterologa sia da tempo una pratica diffusa, nel nostro paese questa gestazione rappresenta la pietra miliare di un percorso molto importante contro la lotta all’infertilità. Entrando nello specifico dell’avvenimento tale risultato è stato ottenuto, così come spiega il responsabile del reparto, il professor Ermanno Greco, trasferendo un unico embrione proveniente da ovociti freschi e non da ovociti congelati provenienti da banche di gameti straniere.

A riprova della gravidanza ottenuta, il luminare ha diffuso una immagine della visualizzazione del battito cardiaco fetale. Quest’ultimo è il parametro ufficialmente utilizzato per provare che si sia ottenuta una “gravidanza clinica”. Già lo scorso ottobre era stata diffusa la notizia di un’avvenuta fecondazione eterologa presso il Careggi di Firenze, ma nessuna gravidanza era stata proclamata. Commenta il professor Greco in merito alla gravidanza:

Questo successo dimostra come i Centri Italiani siano in grado di operare in questo settore così delicato con la massima efficienza e la massima qualità e sicurezza per le pazienti.

Ed a tal proposito ricordiamo le norme principali che regolano la donazione dei gameti per la fecondazione assistita:

  • I gameti potranno essere donati sia da persone che hanno già avuto figli sia da persone che ancora non ne hanno avuti;
  • I donatori dovranno essere di una età compresa fra i 21 e i 35 anni;
  • I donatori dovranno essere in buone condizioni di salute generale e non presentare nella loro storia ereditaria e familiare indizi verso alcuna malattia. Essi saranno comunque testati per eventuali patologie genetiche.
  • Il numero di donazioni sarà limitato: da ogni donatore non possono risultare più di 6 gravidanze;
  • I gameti donati saranno posti in quarantena per almeno 6 mesi
  • La donazione deve essere gratuita ed anonima.

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