Nel corso del parto una donna può incorre in un fenomeno non usuale ma presente nella letteratura medica conosciuto come l’orgasmo del parto. Vediamo insieme di cosa si tratta, sottolineando che si tratta di un eventualità che occorre nello 0,3 % dei casi.
L’idea di un orgasmo nel corso di un parto può sembrare davvero assurda a molti, visto che la nascita di un bambino, l’atto stesso, è solitamente associato ad un grande dolore. Eppure secondo uno studio condotto da una scienziata francese, Thierry Postel e pubblicato sulla rivista di settore Sexologies, il fenomeno esiste e comunque in modo significativo se calcoliamo la percentuale in base al numero della totalità dei parti nel mondo.
Per fare il punto della situazione sul “parto estatico” (o nascita orgasmica, N.d.R.) la ricercatrice ha preso come campione 956 ostetriche alle quali è stato richiesto di compilare un questionario (sia online che via email, N.d.R.) su quelli che ritenevano essere stati i possibili casi di parti correlati da orgasmo. Le 109 che hanno soddisfatto la richiesta in modo soddisfacente, avevano assistito a circa 206mila nascite. Di queste, 668 donne hanno riportato direttamente alla loro ostetrica di aver provato un orgasmo nel corso del parto, mentre altri 868 casi sono stati segnalati dalle professioniste sulla base della sola osservazione dell’evento. Numeri importanti se ci basiamo sulla grandezza del campione preso in considerazione.
Al momento, sebbene sia stato in qualche modo accertato che come fenomeno esso esista, l’orgasmo del parto non può contare su una risposta definitiva che ne spieghi l’esistenza. Sono molti gli interrogativi nati in tal senso e per ora solo su un fatto gli esperti sono concordi: la componente anatomica dell’apparato genito-urinario della donna ha un ruolo primario. Di sicuro la sua stessa conformazione è alla base di questo fenomeno. Cosa sia di preciso a farlo “scaturire” ancora non si sa.
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