Un’indagine della Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia ha giocato sul parallelo fra sesso e sport per dimostrare come, in entrambi i casi, sia importante conoscere le regole per poter raggiungere risultati vincenti. Ma, su 1.200 intervistati, sono ben pochi quelli che si meriterebbero di salire sul gradino più alto del podio. Commenta la professoressa Alessandra Graziottin, Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica dell’Ospedale San Raffaele Resnati di Milano:
“Il 22% non raggiunge la sufficienza nel prendersi cura del proprio corpo, il 31% non considera la contraccezione sicura come un modo per rispettarsi e restare in forma. Solo il 30% degli intervistati la ritiene una responsabilità di entrambi, mentre per ben il 62% è un compito che riguarda solo la donna. E, in caso di gravidanza indesiderata, per il 41 % si tratta di un “colpo basso” del partner. L’unica nota positiva è che la pillola viene ritenuta, da un intervistato su tre, una vera e propria compagna di squadra della forma fisica.Comincia quindi finalmente a crollare il più radicato pregiudizio, anche perché oggi esistono formulazioni (come quelle a base di drospirenone) che possono davvero definirsi light. Ma i dati dimostrano che c’è ancora assoluto bisogno di insistere nell’informazione-formazione”
Questo l’obiettivo del progetto “Scegli Tu” della SIGO, che ha aderito alla giornata promossa da alcune fra le più importanti associazioni e società scientifiche mondiali e sostenuta da Bayer Schering Pharma. Sottolinea il professor Giorgio Vittori, presidente SIGO:
“Abbiamo voluto essere accanto a ragazze e ragazzi non per forzare scelte di contraccezione sicura, ma per informare sulla contraccezione, sulla protezione dalle malattie sessualmente trasmesse e, soprattutto, per migliorare il nostro ruolo di interlocutori privilegiati ed esperti di salute riproduttiva. Per facilitare il contatto abbiamo in questa occasione utilizzato lo sport, un linguaggio universale”.
Lo stato infatti ha realizzato l’opuscolo “Sesso, conosci le regole del gioco?” diffuso anche ai concerti, nei luoghi di aggregazione, nelle palestre e negli ambulatori dei ginecologi. Spiega Diana Bianchedi, campionessa olimpica e medico dello sport.
“Si è trattato della prima iniziativa che ha visto uniti SIGO e Comitato Olimpico Italiano (CONI). Una collaborazione che si estenderà anche ad altri ambiti per migliorare il livello di attenzione sulle problematiche dello sport al femminile e valorizzare il ruolo protettivo che l’attività fisica può svolgere a favore della salute della donna”.
‘Your life, your body, your choice’: è stato questo lo slogan scelto per celebrare la seconda giornata mondiale della contraccezione, un motto che pone l’accento sullo stretto legame fra scelte riproduttive e benessere. L’importanza di individuare un metodo che faccia stare bene con il proprio corpo è, infatti, fondamentale per garantire continuità e, quindi, sicurezza. Commenta ancora Diana Bianchedi, che attualmente si occupa proprio di prevenzione e riabilitazione,
“Il basso impatto sul fisico è uno dei motivi determinanti nell’uso di un anticoncezionale, non solo per le atlete ma anche per le migliaia di ragazze che praticano sport o fitness per restare in forma e in salute. Ragazze per le quali la linea è un valore importante e che, purtroppo, sono a rischio di incorrere nella cosiddetta ‘triade dell’atleta’: un insieme di disturbi alimentari, osteoporosi e amenorrea. Una sindrome purtroppo in crescita, dovuta ad uno sbilanciamento tra l’energia che si brucia e quella introdotta con il cibo: la dieta diventa disordinata, le mestruazioni scompaiono e le ossa diventano fragili. In questo caso, per esempio, la pillola anticoncezionale può divenire una valida alleata, anche se ovviamente la priorità è intervenire per risolvere il problema alimentare”.
Il mondo dello sport sta dunque sviluppando un’attenzione sempre maggiore alle specificità della
donna, ed in questo contesto la SIGO, con il patrocinio del CONI, vuole intervenire per richiamare l’attenzione soprattutto su alcuni passaggi fondamentali, come la pubertà, la gravidanza o la menopausa.