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Coronavirus e burnout, la storia dei BTS

Il coronavirus ha messo a dura prova la salute mentale della popolazione mondiale in tantissimi modi diversi: anche i BTS, gruppo coreano al top delle classifiche mondiali, ha una storia da raccontare in tal senso e riguarda la sindrome di Burnout.

Il Burnout può colpire chiunque

È sbagliato pensare che se si ha successo o se si è caratterizzati da ricchezza economica i grandi cambiamenti all’interno della società possano non avere effetto: questi sette ragazzi, da anni sulla cresta dell’onda, si sono recentemente aperti in merito ai propri problemi di salute mentale e al Burnout del quale sono rimasti vittima proprio in concomitanza con l’inizio della pandemia di Covid-19.

Si parla di giovani che hanno sempre affrontato temi molto scottanti, facendosi anche fautori di campagne per sensibilizzare. La pandemia li ha messi davanti alla necessità di dovere, per la prima volta, affrontare i propri problemi e mettere in pratica ciò che hanno sempre suggerito ai propri fan, ovvero l’amarsi e l’essere forti, senza aver paura di gestire i propri problemi mentali. Racconta V:

Eravamo già in completo burnout a causa della preparazione del nostro tour. Stavamo lavorando senza sosta per offrire il migliore degli spettacoli ai nostri fan, poi tutte le date sono state cancellate e posticipate dall’oggi al domani e noi abbiamo iniziato a convivere con questo senso di tristezza e frustrazione che non avevamo mai sperimentati prima.

Questo tipo di sensazione è stata definita languishing dagli esperti, i quali non smettono di sottolineare l’importanza di prendersi cura della salute mentale soprattutto in questo momento, con il coronavirus ancora presente nella vita di tutti i giorni.

L’importanza di curare i propri problemi

Nel caso dei BTS, la pausa forzata da loro ritmo frenetico di vita è stata foriera dell’obbligo di fare i conti con quelle che erano le loro reali emozioni, senza poter contare sul lavoro come distrazione dall’analisi di se stessi. La mancanza di impegni ha infatti portato i membri del gruppo coreano a dover fronteggiare tutto quello che per mancanza di tempo avevano messo da parte. Uno dei ragazzi, Suga, ha raccontato come la sua battaglia già in atto contro l’ansia, la depressione e i disturbi ossessivi compulsivi si è fatta ancora più importante nel corso di questa pandemia:

Ho già parlato apertamente della mia personale battaglia in alcune canzoni ma è bene ribadire che le nostre emozioni non sono qualcosa che va nascosto. Bisogna parlarne perché questo può aiutare moltissime persone.

I BTS hanno sottolineato la necessità di non smettere mai di parlare di salute mentale: nel loro caso il Burnout già presente è stato in qualche modo incrementato dalla necessità doversi fermare e per affrontare i propri problemi si sono affidati a persone esperte e preparate.