Home » Storie di Medicina » Dona il rene al marito: lasciata, vuole l’organo indietro

Dona il rene al marito: lasciata, vuole l’organo indietro

Dona il rene al marito ammalato e ora, dopo che l’ha lasciata, lo rivuole indietro. Un problema di bioetica? Forse. Sicuramente una situazione davvero particolare venutasi a creare e che in qualche modo fa luce nuovamente sul problema della donazione degli organi e sulle possibili implicazioni personali.

La storia di questa coppia in Inghilterra è molto conosciuta perché il gesto della donna fu protagonista di una trasmissione della BBC nella quale si sottolineava come la stessa avesse fatto di tutto per curare il marito malato. Non sappiamo dirvi da quale patologia fosse affetto l’uomo, ma si sa per certo che si sottoponeva a dialisi tre volte a settimana e che sottoporsi a quest’ultima rappresentava l’unico modo che aveva per sopravvivere. Era in pericolo di vita e solo con questo grande gesto d’amore da parte di quella che allora era sua moglie, il trapianto di rene,  è riuscito a guarire.

Per essere adeguatamente in salute per donare all’uomo il rene, la sig.ra Lamb (questo il suo cognome da sposata, N.d.R.) ha perso peso, ha iniziato a condurre una vita molto più regolata. Insomma, ha fatto tutto ciò in suo potere per assicurarsi che il trapianto andasse bene e che il marito potesse vivere. Nell’agosto del 2012, a quasi tre anni dall’operazione del marito Andy, la donna torna a casa dopo un turno di notte e trova un bigliettino nel quale il marito gli dice che la lascia ed una casa vuota, comprensivo di TV e stereo scomparsi. Oltre il danno la beffa? Tralasciando le motivazioni personali che possono aver portato l’uomo a questo gesto, l’ex moglie in attesa di divorzio ora rivuole il suo organo indietro.

Fermo restando che non sappiamo dirvi tecnicamente davvero se questo sia possibile a livello medico (senza contare che ipoteticamente l’uomo rimarrebbe privo di reni, N.d.R.), o se in via ancor più fantasiosa un organo già trapiantato possa essere reinserito nuovamente nel corpo del donatore, vi sembra ragionevole il punto di vista della donna? Come reagireste voi al suo posto?

Photo Credit | Thinkstock