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Quattordici neonati morti in seguito a sperimentazione vaccino

 Quando la medicina entra nella cronaca, difficilmente si tratta di buone notizie. E quella proveniente dall’Argentina non lo è affatto. Quattordici neonati sono infatti deceduti in seguito a delle sperimentazioni condotte su di loro da parte di una casa farmaceutica statunitense, la GlaxoSmithKline (GSK), in merito ad un vaccino contro la polmonite.

Tutte le vittime provenivano da famiglie povere della zona. E’ stato reso noto grazie alla condanna, da parte della giustizia argentina, al pagamento di una multa di un milione di pesos, circa 180mila euro, nei confronti del laboratorio sopracitato e di due dei suoi medici, per gli esperimenti clinici effettuati “su bambini al di sotto dei cinque anni”, tra il 2007 ed il 2008. La causa riguardava tre città del nord ovest dell’Argentina.

La Nacion, principale quotidiano del paese sudamericano ha precisato, rendendo nota la notizia, che gli esperimenti condotti puntavano alla messa a punto di una vaccinazione contro l’otite acuta e la polmonite. La sentenza emessa è relativa ad un ricorso effettuato in passato dalla dal laboratorio e dai due medici, che non ha trovato accoglimento e che ha confermato quella che potremmo definire la sentenza di primo grado. Il giudice Marcelo Agiunsky ha infatti confermato l’esito delle indagini condotte dall’Anmat, l’equivalente del nostro Ministero della Salute, secondo il quale gli esperimenti avrebbero presentato numerose irregolarità.

Dal canto suo la GlaxoSmithKline ha diffuso un comunicato nel quale farà appello anche a questa sentenza, specificando che le famiglie dei neonati morti, come tutte le altre “erano a conoscenza degli esperimenti secondo la legge” e che di esperimenti simili, in tutto il paese, ne erano già stati condotti “circa 14mila”. Una considerazione inaccettabile per il tribunale che ha sottolineato come i moduli di consenso non potevano essere considerati validi perché firmati o da persone che non avevano la custodia dei bambini o da analfabeti che non potevano  capire ciò che vi era scritto.

L’azienda farmaceutica, di risposta sottolinea:

I dottori coinvolti, gli investigatori, le autorità giudiziarie e anche una commissione internazionale di esperti indipendenti hanno studiato ed analizzato ogni decesso ed è stato dimostrato che nessuna delle morti è dovuta alla somministrazione del vaccino.

Senza contare che il trial si sono conclusi nel 2011 ed il vaccino è ora regolarmente in uso. Ciò che rimane, al momento, è la morte di quattordici bambini.

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Fonte: La Nacion