E’ stato eseguito a Padova il primo intervento al mondo di annuloplastica al cuore dal prof.Gino Gerosa, il direttore della Cardiochirurgia dell’Azienda Ospedaliera/Università di Padova. Si tratta di un importante passo per la chirurgia riparativa del muscolo cardiaco ed in particolare della valvola mitrale.
Tutto ciò è stato possibile grazie ad un dispositivo all’avanguardia messo a punto da un team di scienziati israeliani. L’anello protesico oggetto dell’annuloplastica è stato inserito dalla punta del cuore mentre lo stesso continuava a pulsare. L’operazione darà modo al paziente zero, un anziano di 70 anni affetto da insufficienza mitralica, di poter migliorare la qualità della sua vita.
Annuloplastica cosa è
Viene chiamato annuloplastica l’intervento mininvasivo che consente l’impianto di un anello sull’annulus valvolare del cuore attraverso una piccola incisione di 4-5 cm nell’emitorace sinistro in stato di mini-toracotomia. Esso è stato inserito all’interno attraverso un catetere specifico. La protesi in questione consente di ripristinare il normale sostegno della valvola mitralica portando ad un corretto pulsare del cuore. Il dispositivo è stato studiato in modo tale di plasmarsi in modo adeguato ed adattarsi ai tessuti cardiaci grazie alla temperatura del sangue raggiungendo la conformazione a “D” necessaria per un suo corretto funzionamento: è stato il Nitinol, il materiale con cui è stato costruito, a rendere possibile tutto ciò.
Il paziente, nello specifico, è stato scelto dalla squadra multidisciplinare che si è occupata dell’intervento perché troppo debole per essere sottoposto alle procedure tradizionali di tipo cardiochirurgico. La buona riuscita dell’operazione di annuloplastica è stato testimoniato dalla capacità dello stesso di essere dimesso dall’ospedale in pochi giorni senza avere il bisogno di un percorso di riabilitazione cardiopolmonare.
Nel video a margine dell’articolo è possibile visionare il funzionamento della protesi messa a punto dai ricercatori israeliani. Il fatto che un tale intervento sia stato possibile e si sia concluso con successo apre la strada ad un approccio differente da quelli conosciuti per le persone affette da insufficienza mitralica.
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