Ogni anno, con l’approssimarsi delle festività natalizie, i pronto soccorso degli ospedali italiani ricevono centinaia di richieste di intervento per ferite più o meno gravi causate dai tradizionali botti. Che si tratti di ustioni piuttosto che di incidenti che portano anche a perdere un dito, la mano piuttosto che un occhio, la verità è che non sono affatto fatalità, come si è portati a credere, ma di eventi prevedibili e prevenibili, in particolar modo rinunciando ai giochi pirotecnici più rischiosi, vere e proprie bombe spesso nelle mani maldestre di ragazzi e bambini.
Ma gli incidenti agli arti sono solo gli aspetti più evidenti e discussi delle insidie nascoste nei fuochi d’artificio. Un rischio di cui si parla poco è legato allo sviluppo di veri e propri incendi nelle abitazioni che mettono a repentaglio l’incolumità delle persone e provocano danni materiali agli edifici. E chi meglio dei Vigili del fuoco poteva offrirci preziosi consigli per evitare di scatenare incendi durante il periodo di Natale?
- Con la prevenzione si parte dagli esterni, evitando di lasciare sul balcone qualsiasi materiale combustibile, dalle tende ai teli di plastica alle scope, dai panni stesi ai tappeti. Anche se noi non utilizziamo botti, potrebbero infatti venire incendiati dal petardo di un vicino.
- Se invece li utilizziamo, vale lo stesso discorso al contrario, ovvero non indirizzare mai i fuochi verso balconi o finestre altrui piuttosto che nei pressi di bidoni dell’immondizia, auto, addobbi natalizi.
- Off limits come punto di collocazione le vicinanze delle automobili, gli interni degli appartamenti, i balconi, in generale i luoghi abitati, i luoghi a rischio incendio come i depositi di paglia, di grano, i fienili e i boschi.
- Infine i fuochi d’artificio, per prevenire spiacevoli incidenti, devono, se posizionati a terra, trovarsi a non meno di 15 metri dagli spettatori, quelli con sistema a razzo a non meno di 30 metri.
Tenetelo a mente in vista delle prossime feste di Natale. Ne riparleremo…