Gli allarmi si succedono ogni giorno. Siamo il paese che vive in stato di perenne allerta per pericoli veri e presunti, segnalati dappertutto. Le donne sono le più “aggredite” da messaggi di pericolo e di conseguenza, molte vivono in perenne ansietà. Ad esempio, recentemente, le donne sono state accusate di essere affette da una vera e propria “bulimia” da cosmetici, assunti spesso senza discernimento, che mettono in pericolo la loro epidermide. Secondo una recente ricerca condotta su 7.800 soggetti, ogni donna mediamente utilizza addirittura dai dodici ai quattordici prodotti cosmetici al giorno, ognuno dei quali composto di circa venticinque ingredienti fra additivi e conservanti, stressando così la pelle con più di 300 sostanze.
Inutile descrivere i problemi che queste sostanze provocano, se non sono state studiate dal punto di vista scientifico. Occorre essere vigili e non lasciarsi prendere dal panico degli allarmi e reagire con grande attenzione a questo “rumore di fondo” creato in campo dermatologico. Ad esempio ormai è assodato che ci sarebbero circa 10 mila persone che soffrono di dermatite provocata dal telefono cellulare, uno strumento di uso comune di cui è difficile fare a meno, specialmente per donne che lavorano o che hanno impegni pressanti.
Le cause che scatenano questa dermatite sono il nichel e il cromo, che messi a contatto con il viso e l’orecchio creano allergia. A questo proposito abbiamo ascoltato il professor Torello Lotti, presidente del Congresso Nazionale della Società Italiana di Dermatologia medica, chirurgica, il quale non ha punto che confermare la situazione. Sono sempre più numerosi i casi di pazienti che arrivano dal dermatologo con una dermatite localizzata intorno all’orecchio
«Nell’orecchio i segni sono di una dermatite da contatto classica: arrossamento prurito, vescicole. E la zona molto circoscritta, aiuta a sospettare subito del cellulare».
Questo perché di solito zona più colpita è proprio la parte destra del collo e dell’orecchio. Il professor Lotti aggiunge
«Ci possono essere anche reazioni crociate perché molte sostanze utilizzate nei cosmetici sono le stesse che compaiono nel settore alimentare e farmaceutico».
Come reagire? Chi soffre di questo problema dovrebbe scegliere modelli con le parti esterne in plastica. Un altro consiglio è di rivestire il cellulare con plastica o tessuto, o usare gli auricolari.
Conoscere il proprio tipo di pelle è, soprattutto per le donne, ancora più importante per orientarsi nella scelta di un prodotto compatibile. Il consiglio è di orientarsi verso una crema dermatologicamente testata con fragranze ipoallergeniche. Un buon cosmetico, conclude il dermatologo,
«e dotato di una buona consistenza, idoneo al proprio tipo di pelle, che dona all’epidermide luminosità, levigatezza e idratazione».
D’altra parte che i cosmetici possano nascondere trappole pericolose per la pelle lo testimoniano anche le recenti operazioni dei Nas che proprio sotto le feste di Natale hanno sequestrato in varie regioni prodotti dannosi con sostanze nocive e metalli pesanti cancerogeni in concentrazioni superiori anche di duemila volte rispetto al consentito. La Finanza di Venezia ha sequestrato oltre 6,5 milioni di pezzi, del valore di 40 milioni di curo, sottoponendo a sequestro preventivo anche le due aziende importatrici e arrestando quattro responsabili di nazionalità cinese. Preoccupanti gli esiti delle analisi cliniche: nichel, cromo, piombo e cobalto in concentrazioni tali da portare le Fiamme Gialle a richiedere un parere direttamente all’Istituto superiore della sanità, che ha confermato l’alta pericolosità dei prodotti.