La Commissione Europea ha approvato l’immissione in commercio dell’alemtuzumab per il trattamento della sclerosi multipla. Una buona notizia per i pazienti che segue di un paio di settimane quella relativa al teriflunomide.
Perchè è importante che sia stato dato il via libera? E’ presto spiegato. Come sottolinea il dott. Giancarlo Comi, docente di neurologia presso l’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, questo medicinale non solo è davvero innovativo, ma è indicato per l’utilizzo anche in quei pazienti che non rispondo efficacemente agli altri trattamenti, o come farmaco di elezione per le forme di sclerosi multipla particolarmente aggressive. Senza contare che ha dimostrato non solo di bloccare il progredire della disabilità ma anche un certo recupero da parte della persona.
Tutto ciò darà modo ai medici di approcciare la malattia in modo diverso a seconda dei casi. L’approvazione del farmaco da parte della Commissione Europea è dipesa da due studi randomizzati di fase tre che hanno messo in comparazione i risultati ottenibili attraverso la somministrazione di alemtzumab rispetto a quella di interferone. Ed in ogni casistica presa in considerazione ha mostrato di essere più efficace. E nello specifico:
Nello studio CARE-MS I, alemtuzumab ha mostrato di essere significativamente più efficace rispetto ad interferone beta-1a nel ridurre i tassi annualizzati di recidiva; la differenza osservata nel rallentamento della progressione della disabilità non è stata statisticamente significativa. Nello studio CARE-MS II, alemtuzumab ha mostrato di essere significativamente più efficace di interferone beta-1a nella riduzione dei tassi annualizzati di recidiva; inoltre, l’accumulo di disabilità è risultato significativamente rallentato nei pazienti trattati con alemtuzumab rispetto ai pazienti trattati con interferone beta-1a.
Ci sono voluti dieci anni di ricerche per arrivare a questo punto. E questo farmaco può davvero segnare uno spartiacque importante in merito alle cure personalizzate rispetto alla sclerosi multipla. Senza contare che la sua assunzione orale sottintende meno effetti collaterali rispetto alle terapie già utilizzate.
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