Quando si parla di prolattina, si pensa subito alla gravidanza. Questo ormone infatti funziona come una sorta di interruttore per la produzione del latte nelle donne che hanno appena partorito. La sua alta concentrazione, conosciuta sotto il nome di iperprolattinemia, è un disturbo ormonale, presente sia nelle donne che negli uomini.
Come fare per riconoscerla e quali sono le cure?
Prima di tutto va detto che essendo un ormone secreto dall’ipofisi è normale che sia presente anche negli uomini (al pari del testosterone nelle donne, n.d.r.) ovviamente in livelli ben distinti. Effettuare una diagnosi corretta di iperprolattinemia non è sempre facile. Pur essendo riscontrabile attraverso una normale analisi del sangue, non sempre le sue manifestazioni vengono collegate a lei.
Si passa quindi verso una serie di esami diagnostici spesso inutili che non portano altro che ad una perdita di tempo. Anche perché la prolattina è un ormone molto instabile: è in grado di cambiare la propria concentrazione nel sangue in maniera molto veloce. Basta essere sottoposti ad un minimo stress per ottenere un cambiamento nei suoi livelli. Proprio per questo motivo, effettuare una diagnosi corretta è tutt’altro che facile.
Quando si parla di prolattina alta, si parla di valori non compresi tra la fascia considerabile normale, ovvero quella 0-20 ng/ml . Tra i sintomi più comuni derivanti da questo disturbo vi sono la cefalea, la mastodinia (dolore al seno), irregolarità nei cicli mestruali fino alla loro progressiva scomparsa e le perdite di liquido dai capezzoli. E’ l’incrocio tra i sintomi che il malato accusa e il valore ematico la chiave giusta per effettuare una corretta diagnosi.
Va inoltre ricordato che soprattutto nelle donne, un livello alto di prolattina si manifesta anche attraverso la formazione di cisti ovariche, un utero poco sviluppato, e una tendenza alla sterilità od alla difficoltà a portare avanti una gravidanza. Negli uomini si manifesta spesso attraverso difficoltà erettili.
La cura contro la prolattina alta è semplice: si tratta dell’assunzione di due farmaci: il Dostinex ed i Parlodel.