Una dieta ad alto contenuto di grassi monoinsaturi (Mufa) e con restrizione energetica si è rivelata, nelle persone con diabete di tipo 2, altrettanto efficace rispetto a quella con pochi grassi e molti carboidrati, secondo uno studio pubblicato sulla rivista Diabetes Care. Scrivono Bonnie Brehm e colleghi dell’Università di Cincinnati, in Ohio
«La terapia nutrizionale è una componente importante della gestione del diabete, ma ci sono pochi studi clinici controllati su cui basare le raccomandazioni. La prescrizione di ridurre l’apporto di grassi saturi e colesterolo con l’obiettivo di far scendere il livello di lipidi nel plasma è stata quasi universale per i diabetici e per le persone a rischio di svilupparlo. C’è stata controversia sull’opportunità di sostituire i grassi saturi con carboidrati o con grassi monoinsaturi, giacché alcune evidenze segnalavano che i regimi Mufa potrebbero essere più sani di quelli a basso contenuto di grassi e alto tenore di carboidrati»
Lo studio ha coinvolto 124 pazienti con diabete di tipo 2 sovrappeso od obesi, assegnati alle due diverse diete per un anno, con controlli dopo 4, 8 e 12 mesi dei parametri antropometrici e metabolici. I miglioramenti osservati nei due gruppi sono apparsi praticamente sovrapponibili su tutti i fronti (le piccole differenze non sono apparse statisticamente significative).
Il follow-up a 18 mesi dal termine dello studio ha confermato in entrambi i gruppi un’analoga percentuale di mantenimento dei risultati raggiunti. In pratica, questo studio amplia le possibilità per medico e paziente e suggerisce di valutare caso per caso, sulla base anche delle preferenze individuali di ciascun paziente, quale dieta raccomandare tra quella con pochi grassi e molti carboidrati e quella con molti grassi monoinsaturi, a parità di restrizione calorica.