La tendinite è un processo infiammatorio a carico di uno o più tendini. Questa patologia colpisce di solito la spalla, il polso, il piede, ma anche la mano, il ginocchio, la caviglia e il femore. Non si tratta di un problema raro, anzi, affligge molte persone e per svariati motivi. Il segnale d’allarme è senza dubbio il dolore, che tende ad aumentare con il movimento e a diminuire con il riposo.
Le cause alla base della tendinite alla spalla, al polso o al piede possono essere diverse, sebbene una delle più frequenti sia proprio il sovraccarico, dovuto ad esempio ad uno sforzo eccessivo, ad una postura scorretta prolungata nel tempo, ma può essere anche il risultato di patologie sistemiche quali insufficienza renale, artrite reumatoide, diabete, artrite psoriasica o ipercolesterolemia. Non bisogna dimenticare poi alcuni fattori congeniti come le anomalie nelle curve fisiologiche del rachide, il ginocchio varo o valgo, che predispongono alla tendinite.
Il dolore, come anticipato anche all’inizio, è il sintomo principale della tendinite alla spalla, al polso e al piede. La sensazione dolorosa, in genere, diventa più acuta quando si muove il tendine infiammato o si preme con le dita sulla zona indolenzita. Questo sintomo, inoltre, può essere accompagnato anche da gonfiore, bruciore, calo della forza muscolare e crepitii nei movimenti articolari.
La tendinite alla spalla, al polso e al piede non è una patologia da sottovalutare, anche perché se si trascura si può andare incontro ad un notevole peggioramento, con ricadute negative anche sulla qualità della vita. Per prima cosa, appena insorge il dolore, è necessario interrompere immediatamente lo sforzo che l’ha provocato, e in seconda battuta è il caso di sottoporsi ad una visita ortopedica. In genere non occorre fare né la risonanza magnetica né l’ecografia. La radiografia, invece, si rivela spesso più utile perché, pur non mostrando direttamente i tendini, può rivelare la presenza di problemi alle ossa o alle articolazioni.
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