Un microchip per fermare il dolore cronico. Può sembrare un’ipotesi fantascientifica leggendola. In realtà a Pisa proprio in questi giorni si è tenuto un intervento che ha impiantato per la prima volta sottopelle un dispositivo dalle dimensioni infinitesimali atto a controllare il dolore.
L’operazione è avvenuta presso l’ospedale di Santa Chiara dove un paziente, del quale non sono state rese note le generalità, si è visto impiantare sottopelle un chip creato appositamente in California per controllare il dolore cronico del quale l’uomo soffriva da molto tempo. Come accade tutto ciò? Il dispositivo, di circa un millimetro di diametro, riesce a controllare i tessuti dell’uomo ed i nervi elettronicamente.
L’innesto è avvenuto senza complicazioni ed in Italia si tratta, lo ripetiamo, del primo intervento di questa tipologia eseguito sperimentalmente, proprio per verificare se un approccio del genere possa essere considerato valido contro questo tipo di disturbo. Sotto l’insieme delle patologie che danno dolore cronico, ricordiamolo, possiamo annoverare mal di schiena, dolori articolari, emicranie, o anche i dolori derivanti dall’utilizzo della chemioterapia in caso di tumori. Solo questa piccola panoramica basta a dare una idea di come se il chip risultasse perfettamente funzionante sarebbe possibile cambiare in meglio la vita di molte persone. L’operazione è stata eseguita dal prof. Giuliano De Carolis che spiega come il dispositivo sia tarato in modo tale da comprendere i segnali inviati dall’organismo e riconoscere automaticamente la zona sulla quale agire.
Esso invia dei segnali elettrici che comandano i nervi ed i tessuti fermando l’infiammazione nell’esatto punto nel quale essa è localizzata, eliminando in questo modo la necessità di prendere dei farmaci e la possibilità dello sviluppo di una loro dipendenza. Non solo, questo microchip contro il dolore cronico è un vero gioiello di elettronica: non ha bisogno di batterie ed anche in caso di necessità di sostituzione, sarà necessario solo un piccolo taglietto.
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