Sarà anche finito l’allarme per l’influenza suina, ma intanto per non ripetere il panico dello scorso anno, il Ministero della Salute raccomanda di anticipare la vaccinazione contro l’influenza stagionale classica.
[E’] completamente modificato il quadro epidemiologico dell’influenza nel nostro Paese, osservato negli ultimi 10 anni di sorveglianza Influnet, in quanto ha visto l’insorgenza di un picco epidemico, di casi e di decessi, nel mese ottobre-novembre, in un periodo dell’anno in cui normalmente non si osserva la circolazione sostenuta dei virus dell’influenza stagionale […] La scarsa circolazione di altri virus influenzali stagionali (virus B e A/H3N2) nei mesi successivi, pone alcune importanti questioni relative a cosa potrebbe verificarsi nella prossima stagione e nelle successive.
Con queste parole il Ministero vuol spiegare un concetto facilmente riassumibile: prima ci si vaccina, meno casi ci saranno di influenza stagionale, e di conseguenza si spera in un minor numero di tutte le condizioni ad essa collegabili. Tra queste ci potrà essere anche l’influenza A H1N1, che si calcola possa raggiungere, insieme alla stagionale, un massimo di 5 milioni di italiani durante il prossimo inverno. Per questo il consiglio è di iniziare con i vaccini sin dal 1° ottobre e non aspettare oltre il 31 dello stesso mese.