Da qualche settimana ho difficoltà di concentrazione ed il mio medico, collegando il tutto ai miei frequenti mal di testa, ha deciso di andare fino in fondo alla questione invitandomi a fare una Tac ed una serie di altre indagini diagnostiche, anche se probabilmente si tratta di pura stanchezza, visto che la mia difficoltà di concentrazione si manifesta esclusivamente nel tardo pomeriggio, dopo una giornata molto intensa. Effettivamente, ve lo dico con sincerità, la cosa mi mette un pochino di ansia e per questo voglio condividere con voi (e soprattutto con chi come me ha gli stessi sintomi) le informazioni che ho trovato al riguardo.
Cosa si intende con difficoltà di concentrazione?
Per ciò che mi riguarda “difficoltà di concentrazione” significa riuscire con difficoltà a portare a termine anche semplici operazioni matematiche, ma la definizione precisa spiega che si tratta di una condizione, o meglio, un fenomeno normale e periodico per molte persone. E’ la stanchezza fisica, mentale ed emotiva a provocarla nella maggior parte dei casi: il quotidiano stress trascinato per lungo tempo, ma anche condizioni ormonali particolari come durante la gravidanza, nel post- parto o in menopausa. Questi deficit di concentrazione passano quando ci si riposa. Se questo non accade ed il problema si protrae nel tempo si può essere in presenza di condizioni fisiche e psichiche patologiche: non a caso stiamo parlando del sintomo caratteristico dell’ADHD disturbo da deficit di attenzione/iperattività, che colpisce sia i bambini che gli adulti. Ma non è la sola causa. Vediamone insieme una lunga lista.
Le cause della difficoltà di concentrazione
- Sindrome ADHD
- Stanchezza e stress
- Alcolismo ed abuso di sostanze stupefacenti o di farmaci particolari (effetti collaterali)
- Depressione
- Ansia
- Ipoglicemia ( e carenze nutrizionali, anche dovute a diete drastiche)
- Ipotiroidismo
- Malattie mentali e Disturbi Ossesivo-compulsivi
- Menopausa
I farmaci per curare le difficoltà di concentrazione
Nella maggior parte dei casi, come abbiamo detto (e cosa che spero basterà anche per me) non sono necessari farmaci per combattere questo disturbo. Basta un sano riposo, magari approfittando delle vacanze di Natale. Poi dipende dalle singole cause. In menopausa potrà bastare una tos (Terapia Ormonale Sostitutiva) se il disturbo altera troppo la qualità della vita, mentre per l’ipotiroidismo e l’ipoglicemia andranno fatte con lo specialista le scelte del caso, così come pure per tutti i disturbi di origine psicologica. Un capitolo piuttosto vasto è quello che riguarda la terapia con il Ritalin (e prodotti similari, antipsicotici) per trattare i bambini affetti dalla sindrome ADHD, permesso dalla legge e secondo molti specialisti somministrato in modo improprio. Magari torneremo a parlarne in un’altra occasione.
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