L’ictus è una delle malattie che più colpiscono gli anziani e che possono inficiare la vita dei pazienti colpiti apportando loro delle disabilità più o meno permanenti. La ricerca medica, fortunatamente, è sempre focalizzata nel trovare le giuste vie di prevenzione e di cura. Iniziamo a fare attenzione ai messaggi del nostro corpo e vediamo quali sono i sintomi più comuni che annunciano il rischio di essere colpiti da questa patologia.
In questo ci aiuta uno studio condotto dai ricercatori del Cedars-Sinai Medical Center di Los Angeles coordinati dal dottor Patrick D. Lyden. Ci sono infatti dei sintomi che possono funzionare come una sorta di “campanello d’allarme” dell’arrivo dell’ictus e portarci ad un immediato intervento medico. Non bisogna dimenticare che per patologie come queste prima si agisce con una diagnosi certa, più possibilità vi sono di ottenere una prognosi favorevoli. Vediamo ora quali sono i cinque sintomi che devono metterci in allarme. Si tratta di manifestazioni improvvise e premonitrici.
- Intorpidimento o la debolezza in un lato del corpo, o al livello del braccio, della gamba o del viso.
- Confusione improvvisa, e difficoltà a capire cosa accade attorno a noi o cosa la gente sta dicendo. Contestualmente si prova una difficoltà molto forte a parlare. Discorsi sconnessi (afasia).
- Difficoltà a vedere in uno o a tutti e due gli occhi.
- Perdita di equilibrio e coordinazioni, vertigini e difficoltà a deambulare improvvisa.
- Improvviso e forte mal di testa senza una causa precisa.
Questi sintomi, purtroppo, possono manifestarsi anche in modo poco appariscente, non portando la persona colpita a preoccuparsi della sua manifestazione. Nel caso se ne manifestasse, anche uno, improvvisamente e con violenza, è bene contattare immediatamente il medico o ancor meglio, il servizio di emergenza. Riuscire a diagnosticare un ictus nelle prime tre ore dall’insorgenza dei sintomi, è basilare per la sopravvivenza del paziente e per evitare gravi disabilità. Riuscire a trattarlo farmacologicamente nell’immediato, può aiutare a prevenire pericolose conseguenze.
Photo Credit | Thinkstock