Le iniezioni di Botox, impiegate massicciamente in chirurgia estetica per distendere le rughe del viso, paralizzano i muscoli rubando letteralmente al volto la capacità di mostrare emozioni. Ma c’è di più: tutti pensano che questo effetto sia solo apparente, nel senso che la faccia rimane impassibile ma le persone continuano ad avvertire dentro di sé i sentimenti di rabbia, gioia, dolore e così via discorrendo.
In realtà un nuovo studio ipotizza che il Botox inibisca le emozioni ad un più ampio livello, non solo esteriormente, ma anche interiormente. Ma come può essere possibile che accada una cosa simile? Lo spiegano i ricercatori del Barnard College di New York che hanno rilevato come le espressioni facciali svolgano un ruolo chiave nello sviluppo stesso delle emozioni, non solo nell’esternare agli altri il proprio stato d’animo.
Lo studio suggerisce che le espressioni del viso possono influenzare le esperienze emotive attraverso una sorta di processo di retroazione. In parole povere, il Botox, una tossina che indebolisce o paralizza i muscoli, non modifica solo l’aspetto del viso ma smorza anche le emozioni reali. Questo avviene perché il feedback con il cervello viene interrotto.
Come spiega uno degli autori dello studio, Joshua Davis, docente di psicologia al Barnard College:
Con l’avvento del Botox, ora è possibile studiare persone che hanno una paralisi temporanea reversibile nei muscoli che sono coinvolti nelle espressioni facciali. La paralisi muscolare ci permette di isolare gli effetti dell’espressione facciale e il feedback sensoriale successivo che arriva al cervello che è influenzato da altri fattori, come ad esempio le intenzioni relative alle proprie espressioni e i comandi ai muscoli necessari a creare l’espressione stessa.
Davis, per rendere più chiaro il concetto anche ai non addetti ai lavori, ha fatto un esempio pratico: cosa accade quando guardiamo un film.
Una persona trattata con Botox reagisce normalmente ad una scena triste di un film, ma i muscoli facciali si muoveranno meno. In questo modo arriveranno anche meno feedback al cervello relativi proprio all’espressività facciale e ci emozioneremo meno e con minore intensità. Le espressioni facciali ed il feedback sensoriale influenzano le nostre emozioni. Il Botox ci distende le rughe, ma ci ruba le emozioni. A conti fatti, meglio tenersi qualche ruga, che ne pensate?
Lo studio completo è stato pubblicato sul numero di giugno della rivista Emotion.