L’utilizzo di alcuni pesticidi, potrebbe essere la causa dell’incremento di casi di diabete di tipo 2. Ad essere sotto accusa, sono i policlorobifenili (PCB), che, a dosi elevate, sarebbero in grado di penetrare nell’organismo, scatenando la malattia.
L’ipotesi, è stata avanzata da un gruppo di ricercatori del National Institutes of Health (NIH), coordinati dal dottor David Carpenter. L’esito dello studio è stato pubblicato sul “American Journal of Epidemiology”. Gli esperti, si sono focalizzati sui dati raccolti dall’Agricultural Health Study riguardo effetti di 31 mila irroratrici e lo stato di salute di 176 sottoscrittori di pesticidi che avevano sviluppato il diabete di tipo 2. I ricercatori, inoltre, hanno condotto anche una serie di rilevamenti individuali per verificare l’azione di particolari agenti chimici. In questo modo, è emerso come l’uso di policlorobifenili sia in grado di aumentare significativamente il rischio di diabete di tipo 2.
Come spiegano gli studiosi:
I pesticidi entrano nel corpo umano in maniera diverse. Alla penetrazione classica (attraverso l’ambiente) si aggiunge quella alimentare, poiché le sostanze sono capaci di entrare nel corpo degli animali ed accumularsi nel loro grasso. A riguardo, le creature più pericolose sono quelle cresciute in cattività e specialmente i pesci grassi da vivaio: i salmoni dei vivai, che battono per ben sette volte i salmoni selvatici.
Non tutti i pesticidi sono pericolosi nella stessa misura. In cima alla lista nera, infatti, spiccano aldrin, clordano, eptacloro, dichlorvos, Triclorfon, alaclor e Cianazina. Tuttavia, come invitano gli esperti, non bisogna farsi prendere dal panico, al contrario, è opportuno mettere in campo tutte le difese possibili. Prima di tutto, infatti, occorre cercare di limitare l’esposizione ed alimentarsi con prodotti il più possibile non inquinati, come ad esempio, i prodotti biologici, poi lavando bene gli alimenti aggiungendo all’acqua il bicarbonato di sodio. E per contrastare il diabete, in generale, è importante anche dedicare del tempo ad una sana attività fisica.
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