Denti sani consentono all’individuo di ingerire alimenti opportunamente masticati, quindi “adattati” all’apparato digerente, in modo che questo possa funzionare al meglio. Uno squilibrio in questo senso causa ripercussioni anche ad altri importanti organi interni e ciò determina nel lungo periodo problemi seri a tutto l’organismo.
Qualche anno fa le malattie a denti e gengive producevano come conseguenza la perdita dei denti, e inoltre non era posta la dovuta attenzione agli effetti collaterali per la salute generale. Oggi invece possiamo validamente porre delle barriere a nostra difesa grazie all’igiene orale quotidiana sconfiggendo i più grandi nemici dei nostri denti: la placca batterica e il tartaro.
Un elemento spesso trascurato è la pulizia della lingua, da effettuarsi con estrema delicatezza per evitare infiammazioni, che risulta necessaria per eliminare i microrganismi che sono spesso causa di alitosi. Una corretta igiene orale non trascura poi il controllo e la prevenzione, quindi è assolutamente indicato effettuare una’ visita di controllo dal dentista due volte l’anno, o anche più frequentemente per quei soggetti portati per natura ad un maggiore accumulo di placca e tartaro.
A questo riguardo non dimentichiamoci che ottobre è prorio il mese della prevenzione! L’igienista dentale è la persona indicata per promuovere attivamente la cura della nostra salute orale e quindi anche di quella generale. E’ proprio l’occhio dell’esperto l’elemento insostituibile per valutare con anticipo potenziali situazioni di rischio, con tutto il vantaggio di prevenirle ed evitare inutili complicazioni. Quando si parla della salute orale, e lo si fa fin da piccoli, si riesce ad intervenire anche sulle spiacevoli abitudini alimentari che nel tempo possono costituire un serio problema per la salute.
E’ per questo che è possibile immaginare una prevenzione basata sull’azione sinergica di dietologo e dentista. I fattori lesivi per la salute orale infatti sono costituiti dai cibi ricchi di carboidrati fermentabili e dagli alimenti ad elevata acidità quali ad esempio agrumi, bevande gasate, ecc. Al contrario i fattori protettivi sono costituiti di composti non fermentabili quali ad esempio proteine, lipidi e minerali e alimenti ricchi di calcio, fosforo e fluoro.