Il troppo controllo sul lavoro può portare danni alla salute delle persone. Parliamo di patologie serie come malattie cardiovascolari, ansia e depressione. Problemi diversi tra di loro che rischiano di rivelarsi però parimenti debilitanti.
Tutto questo se il lavoratore viene privato totalmente della sua individualità da un capo troppo esigente. Lo dimostrerebbe uno studio condotto dall’University of New South Wales e dal Black Dog Institute pubblicata recentemente sulla rivista di settore Plos One.il troppo controllo non solo non aiuta il sottoposto ad eseguire bene il suo lavoro ma al contempo crea le condizioni per lo sviluppo delle suddette malattie. E depressione, attacchi d’ansia e malattie vascolari non sono patologie che si risolvono in poco tempo una volta instauratesi.
In pratica non è il troppo lavoro a fare male, come alcuni penserebbero, ma è quel senso di oppressione che spesso si accompagna a quest’ultimo a causare danni irreversibili alla salute, in particolare quella psichica. Il dott. Sam Harvey per provare la sua ipotesi ha condotto uno studio nel quale sono state prese sotto analisi circa 7mila persone in buono stato di salute. Osservandole e valutandone le condizioni lavorative e fisiche è emerso che le persone che lavoravano in situazioni di forte stress di solito finivano in assenza per malattia per almeno due settimane, con patologie che riguardavano la difficoltà di respirazione, la nausea ed i dolori toracici. Ed è emerso che tale “problema” non sussisteva se le persone erano sottoposte a meno stress durante le ore lavorative.
E la maggiore fonte di questo disagio, in tutte le realtà lavorative era proprio quella del controllo da parte di un capo opprimente. Questo non significa che debba mancare una guida, ma che la stessa deve essere condotta in modo tale da essere davvero fruttuosa e non cagione di stress e patologie correlate. L’impegno deve essere da entrambe le parti della giusta misura.
Fonte | Plos One
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