Come conservare i farmaci in vacanza? Si tratta di un periodo particolare dove non sempre si ha tutto ciò che si necessita, ma si ha comunque bisogno di portare con se le terapie per curare le proprie patologie. Vediamo insieme come comportarci.
La prima cosa che bisogna fare è quella di verificare di avere abbastanza farmaci da portare con sé per coprire tutto il periodo di vacanza. Anche perché, e questo va sottolineato, le ricette fatte nella propria regione di residenza sono valide solo nella stessa. Un esempio: se abitate nel Lazio e vi portate in vacanza in Toscana la ricetta, essa sarà completamente inutile. Se vi recate all’estero ma nell’Unione Europea, fatevi segnare dal vostro medico di famiglia i medicinali che possono servirvi sulla ricetta internazionale: in quel modo i farmaci vi potranno essere erogati senza problemi previo pagamento da parte vostra, che potrete chiedere il rimborso alla Asl di competenza entro 60 giorni. Altro consiglio: dovete spostarvi utilizzando un aereo? I farmaci devono essere portati nel bagaglio a mano con i corrispettivi foglietti illustrativi in modo che i controlli possano essere effettuati senza problemi.
I problemi maggiori del conservare i farmaci in vacanza riguarda proprio il loro trasporto e mantenimento. Il consiglio è quello di non riporli alla rinfusa ma di segnarsi sempre con attenzione posologia e tempi di assunzione. Una raccomandazione vogliamo farvi importante: non assumete mai un farmaco che sia alterato in colore, odore o consistenza. Dovete fare in modo che gli stessi siano sempre conservati a temperature inferiori a 25° C.
Mai e poi mai devono essere conservati in freezer. La stessa insulina che ha bisogno di una temperatura bassa non deve mai scendere sotto i 2°C. Al contrario, fate attenzione all’esposizione al sole di farmaci come il ketoprofene e quelli contro le punture di insetto. E ricordate che il caldo può alterare test di gravidanza ed ovulazione.
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