Ha fatto il giro del mondo il caso di Jyoti Kumar, una donna indiana di 62 anni che, a distanza di 35 anni dalla gravidanza, ha fatto un’amara scoperta: le è stata infatti riscontrata nell’addome la presenza di resti del feto che lei stessa pensava di avere perso nel lontano 1978, in seguito a un aborto.
La donna ha fatto l’amara scoperta in seguito alla presenza di alcuni dolori addominali fortissimi che l’hanno costretta al ricovero in clinica. Al NKP Salve Istituto di Scienze Mediche, nella città indiana di Nagpur, il team di esperti che ha preso in cura la donna ha riscontrato la presenza di alcune ossa di quel bambino che la donna non aveva mai partorito. Per oltre trent’anni, insomma, Jyoti Kumar ha portato dentro di sé alcuni frammenti del bambino che portava in grembo. Una gravidanza extrauterina, almeno secondo quanto ricostruito dai medici che l’hanno operata d’urgenza per rimuovere gli ossicini presenti nel corpo della donna e che, a distanza di così tanti anni, cominciavano a darle seri dolori.
La paziente è arrivata in clinica dicendo che il dolore era stato costante nel corso degli ultimi due mesi; abbiamo trovato un nodulo sul lato inferiore destro del suo addome, e all’inizio abbiamo temuto che fosse cancro. Una Tac poi rivelato che il nodulo era fatta di duro materia, calcificata ma è stato soltanto dopo la risonanza magnetica che ci siamo resi conto che si trattava dello scheletro di un bambino. Crediamo che questo possa essere un caso più unico che raro. Abbiamo chiesto una dettagliata anamnesi e il fratello della paziente ci ha detto che nel 1978 era incinta e aveva avto alcune complicazioni
L’operazione di rimozione del piccolo scheletrino è andata bene e Jyoti Kumar tornerà presto a condurre una vita normale. Certamente, il caso di questa donna indiana ultrasessatenne che solo dopo 35 anni scopre di avere ancora dentro di sé i resti di quel bambino concepito nel 1978 e mai nato è un caso clinico davvero straordinario.
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