Un giorno di lavoro nel suo negozio di parrucchiera, una serata in discoteca da animatrice, ed ecco che centinaia di persone sono in allarme a causa della meningite. A far scattare il pericolo è stato il recente ricovero di una ragazza di 20 anni, entrata in coma e trasportata all’ospedale di Sant’Anna, in cui le è stata diagnosticata una meningite meningococcica.
Subito sono scattati i protocolli di sicurezza, e cioè sono state invitate le 1500 persone presenti nella discoteca e le decine di clienti del negozio in cui lavorava la ragazza a presentarsi in ospedale per un controllo. Questa malattia è molto pericolosa, ma anche complicata da trasmettere. Secondo l’infettivologo Giampiero Carosi questo può avvenire solo con due condizioni: la vicinanza al soggetto malato (si può trasmettere infatti tramite goccioline di saliva ad esempio dopo uno starnuto, un colpo di tosse, o se si parla a distanza ravvicinata) ed il contatto prolungato, dato che per avvenire il contagio c’è bisogno di una forte carica batterica.
Sono condizioni abbastanza complesse, ma tenendo conto che la donna faceva l’animatrice, probabilmente saranno state decine le persone con cui si sarà trovata a parlare, anche a distanza molto ravvicinata, visto il volume della musica molto alto. La profilassi prevede che a rischio contagio possano esserci tutti coloro che sono venuti a contatto con la ragazza entro 10 giorni dalla manifestazione della malattia, quindi non solo quelli che erano presenti nella discoteca, ma anche chissà quante persone che le hanno parlato dal 5 febbraio scorso.
Il processo è stato possibile grazie alla collaborazione di familiari e amici della ragazza che in tutti i modi, dagli sms ad internet, hanno contattato tutti quelli che potevano essere messi “in pericolo”, in quanto il nome della donna, per motivi di privacy, non poteva essere reso noto. Intanto, fanno sapere dall’ospedale ferrarese, le sue condizioni sono stabili, la prognosi è riservata e sarà sciolta in 48 ore.
[Fonte: Ansa]