L’inverno sta per arrivare e con lui anche raffreddore e influenza. E così ecco che torna di attualità il dilemma sulla reale efficacia delle vaccinazioni anti-influenzali: vaccinare o no i piccolissimi?
Ogni anno, stando alle ultime stime, il 5-10% della popolazione italiana si ammala di influenza e in questa percentuale rientrano molti bimbi che sono considerati una categoria a rischio, al pari delle persone anziane. Ma quali sono i pro e i contro delle vaccinazioni anti influenzali per i bambini? Provano a mettere a fuoco la situazione gli esperti dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, da sempre all’avanguardia per la tutela della salute dei piccoli:
La vaccinazione è lo strumento di prevenzione più efficace ed è fondamentale per le categorie a rischio come i bambini affetti da determinate patologie. I vaccini antinfluenzali sono considerati sicuri poiché vengono sottoposti a controlli di qualità predefiniti a livello internazionale. A volte, tuttavia, possono manifestarsi reazioni avverse, per lo più lievi
Insomma le vaccinazioni contro l’influenza avrebbero molti vantaggi (ovvero metterebbero il bambino al riparo dai rischi di contrarre i malanni di stagione) e pochissimi contro (qualche lieve effetto collaterale: reazione cutanea, per esempio, o qualche linea di febbre). Oltretutto, i vaccini anti-influenzali 2014 sarebbero particolarmente consigliati per tutti quei bambini affetti da altre patologie e per i quali anche una semplice influenza potrebbe rappresentare un problema serio.
Alberto Villani, responsabile di Pediatria Generale e Malattie Infettive del Bambino Gesù, sottolinea l’importanza di una corretta prevenzione nei bambini considerati a rischio:
Tutti coloro che hanno un figlio con una malattia quale le cardiopatie, le pneumopatie, il diabete, la fibrosi cistica vaccinino il proprio figlio proprio per evitare la possibilità che contragga l’influenza. Si tratta di categorie a rischio per le quali una semplice influenza può diventare una malattia di particolare gravità. Per tutti i bambini in buona salute è sufficiente fronteggiare i sintomi avvalendosi del consiglio del proprio pediatra, somministrare farmaci per la febbre e tenere le vie respiratorie il più libere possibile. Insomma i tipici comportamenti che i genitori di bambini ormai non più piccoli conoscono molto bene
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L’influenza può essere trasmessa da un bambino all’altro ancora prima che vengano manifestati i primi sintomi evidenti: basta un colpo di tosse o uno starnuto, infatti, ed ecco che il virus può essere trasmesso velocemente. Ecco perché il vaccino mette in tutta sicurezza i bimbi e la loro salute.
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