Un trapianto di fegato su una neonata di sei mesi nata con una grave disfunzione è stato eseguito nella prima giornata dell’anno all’Ospedale Le Molinette di Torino. L’intervento pare essere andato bene anche se ancora l’imperativo è quello di mantenere stretta cautela per vedere gli sviluppi delle prossime ore.
La bambina operata soffriva di una grave disfunzione, l’atresia delle vie biliari, e l’aspettativa di vita per la piccola, in assenza di un trapianto di fegato, era davvero bassissima. Grazie all’intervento della equipe guidata dal professor Mauro Salizzoni, adesso, la piccola potrebbe avere più speranze. A fine intervento, proprio il Professore che ha eseguito il delicato intervento si è detto fiducioso: la bambina non solo potrà vivere ma sperare anche in una vita normale, se le cose andranno per il meglio.
Interventi come questo per me sono quasi di routine; in una giornata, quella del primo dell’anno, in cui si contano i nuovi nati c’è anche un bambino che ha la sua seconda chance
I tempi di recupero dopo un trapianto di fegato sono abbastanza lunghi e la situazione si complica se il paziente è una neonata di appena sei mesi. Ma lo staff che ha affiancato il Professor Mauro Salizzoni si è mostrato ottimista circa il futuro della piccola paziente, fortunata grazie alla donazione degli organi predisposta dai genitori di un altro neonato (secondo le prime indiscrezioni, tutte però da verificare peraltro visto che questo genere di informazioni sono tutelate dalla privacy, il donatore è un bambino deceduto a Palermo in un incidente stradale).
Dopo un primo periodo passato in terapia intensiva all’ospedale Molinette, la bambina che è stata sottoposta a trapianto di fegato verrà trasferita al Regina Margherita per continuare il periodo di convalescenza. L’anno nuovo, dunque, comincia all’insegna della speranza per la piccola e i suoi familiari.
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