Come e dove portare un neonato in vacanza: questa è la domanda che tutte le neo mamme ed i neo papà si pongono quando nasce loro un bambino e le ferie estive si fanno sempre più vicine. Scopriamo insieme i consigli dei pediatri della Sin, la Società Italiana di Neonatologia.
Il primo punto da mettere immediatamente in chiaro, quando si pensa a come e dove portare un neonato in vacanza è il seguente: esso può affrontare qualsiasi tipo di viaggio. L’importante è che lo stesso possa essere trasportato in modo tale che il viaggio e la permanenza siano confortevoli. L’unico periodo che è bene evitare è quello compreso nei primi tre giorni dalla nascita, in modo di monitorare adeguatamente le sue condizioni. In questo lasso di tempo può manifestarsi l’ittero, la donna deve regolare l’allattamento al seno e potrebbe esservi un calo ponderale da controllare.
Come viaggiare
Il viaggio in auto è consentito, a patto che il neonato possa viaggiare nel suo seggiolino sul sedile posteriore e l’abitacolo presenti una temperatura adatta alla sua costituzione delicata. Una sosta ogni due ore per verificare i suoi bisogni ed ognuna per le sue poppate deve essere messa in conto. Anche il treno è ottimale per il viaggio del bambino: c’è maggiore spazio per muoversi e soddisfare i suoi bisogni di cambio, allattamento e contatto. L’aereo al contrario deve essere preso solo se strettamente necessario: i cambi di pressione e temperatura non fanno bene al suo piccolo corpicino, aprendo la strada ad infezioni respiratore. E nel caso questo avvenga, va stimolata la suzione, in modo tale che le orecchie non subiscano danni o il piccolo provi dolore.
Dove viaggiare
Decidere dove viaggiare non rappresenta un problema a patto che riusciate a dare al bambino il tempo di ambientarsi e siate in grado di soddisfare le sue necessità climatiche. Il luogo deve essere ad una temperatura stabile e privo di sbalzi della stessa. Il mare va bene ma il piccolo non deve essere sottoposto a temperature troppo alte soddisfacendo il suo bisogno di idratazione. In montagna bisogna evitare escursioni che portino a troppi cambiamenti di pressione. Il luogo ideale, purché arieggiato, è la campagna.
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