Combattere la fibrosi cistica favorendo la ricerca attraverso campagne come quella della “Bike Tour“. E’ l’iniziativa della Fondazione Ricerca Fibrosi Cistica Onlus che darà modo a tutti, dall’8 al 23 ottobre, di scendere in campo in prima persona contro questa malattia. Informando anche attraverso un pregevole spot.
Un video che rappresenta una testimonianza diretta di questa patologia. Protagonisti dello stesso sono infatti tre persone che con la fibrosi cistica combattono ogni giorno: Edoardo Hensemberger, che interpreta se stesso all’interno della clip; Piero Salvatori, autore delle musiche dello spot e il regista Maxwell McGuire. E’ la prima volta in questo ambito che tre persone testimonial sono anche le creatrici ed esecutrici della comunicazione sociale da condividere.
Il Bike tour
Aiutare la ricerca pedalando: per la quinta volta un gruppo di ciclisti importanti correrà lungo l’Adriatico per attirare l’attenzione sulla malattia. Come sempre tra i protagonisti Matteo Marzotto, insieme a Max Lelli, Fabrizio Macchi e Iader Fabbri. La partenza avverrà a Verona il prossimo 8 ottobre e sarà aperta la partecipazione ad ogni gruppo ciclistico che ne farà domanda. Per maggiori informazioni si può consultare il sito della Fondazione FFC.
La Fibrosi Cistica
La fibrosi cistica, va ricordato, è una delle patologie genetiche più gravi che possono colpire l’essere umano. Essa è causata dalla mutazione del gene CFTR. Questa malattia altera le secrezioni prodotte dagli organi favorendo il danneggiamento di questi ultimi. I più colpiti sono i polmoni ed i bronchi: il muco infatti tende a ristagnare al loro interno causando infezioni ed infiammazioni gravi che portano all’insufficienza respiratoria. Un altro organo molto colpito dalla fibrosi cistica è il pancreas il quale, non riuscendo a riversare nell’intestino gli enzimi che produce, dà vita a problemi di malassorbimento, ritardo nella crescita, difetti di digestione e diarrea causando poi in età adulta il diabete.
Al momento le cure per la fibrosi cistica sono concentrate nel trattamento dei sintomi e nella prevenzione delle complicanze. L’aspettativa di vita è di circa 40 anni, ma con i progressi continuamente raggiunti dalla medicina questo numero può ancora aumentare. E’ per questo che la ricerca ed il suo sostentamento sono molto importanti. Ogni persona è un caso a sé e può presentare una minore e maggiore gravità: motivazione per la quale la terapia deve essere ben organizzata.
Il “Bike Tour” previsto per il prossimo 8 ottobre è solo una delle iniziative alle quali si può partecipare. Donazioni, informazione: sul sito della Fondazione è possibile scoprire come aiutare.
Fonte | FFC