Vaccino obbligatorio per accedere all’asilo in Emilia Romagna. E’ legge: la Regione è la prima in Italia ad aver approvato una riforma in tal senso. Per accedere al servizio scolastico sarà da ora necessario “avere assolto gli obblighi vaccinali“.
Quella che da alcuni potrebbe essere vissuta come ingerenza nella vita dei propri figli trova risposta nelle parole del presidente dell Regione Stefano Bonaccini, il quale spiega come in Emilia Romagna la percentuale di bambini vaccinati sia notevolmente diminuita negli ultimi anni. E di come questo abbia portato, e possa ancora portare in futuro, alla recrudescenza di alcune malattie infettive in un contesto potenzialmente pericoloso per i minori stessi:
La copertura dal 2014 è scesa sotto il livello di sicurezza del 95% e nel 2015 la copertura per le quattro vaccinazioni obbligatorie ha raggiunto il 93,4% rappresentando un potenziale rischio per la salute della collettività.
I dati ai quali si riferisce il presidente della Regione sono stati presentati dal Ministero della Salute nell’ottobre 2015 e mostrano come negli ultimi anni il trend abbia indicato un calo sempre maggiore nel numero delle vaccinazioni dei più piccoli. Proprio in questi mesi l’Italia è stata protagonista di un ritorno sensibile di casi di pertosse (più o meno gravi, N.d.R.) che si sarebbero potuti evitare se la copertura vaccinale fosse stata adeguata. In merito ai vaccini va ricordato che l’obbligatorietà a livello nazionale è presente per ciò che riguarda la difterite, la poliomielite, il tetano e l’epatite, tranne che in Veneto, dove grazie ai poteri conferiti alla Regione la stessa non è più presente dal 2007.
Chi non vaccina i propri figli, generalmente, non viene più sanzionato come una volta. E questo ha portato ad un calo sensibile della copertura, unito ad una scorretta informazione spesso basata sul “sentito dire” e su “sensazionalismi” da social network. Strappando alla popolazione anche l’immunità di gregge e causando la ricomparsa di malattie in considerate debellate.
L’Emilia Romagna, dati alla mano, ha deciso di obbligare i genitori a vaccinare i propri figli per dare loro l’accesso all’asilo e di conseguenza all’istruzione. Vi sarà fino all’inizio del prossimo anno scolastico per mettere “in regola” i minori.
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