L’artrite reumatoide è una malattia autoimmune, molto invalidante, caratterizzata da infiammazione delle articolazioni con conseguente dolore e danno articolare sul lungo termine. Si stima che in 20 anni dall’esordio della malattia oltre il 50% dei pazienti arriva ad una condizione di invalidità seria e la sopravivenza generale è ridotta di qualche anno. I farmaci a disposizione sono numerosi, ma purtroppo non egualmente efficaci su tutti coloro che sono affetti dalla malattia. Per coloro che non hanno una risposta adeguata ai trattamenti standard è stata approvata da poco dalla Commissione Europea una nuova molecola particolarmente efficace e maneggevole, il Baricitinib, messa a punto dalla Eli Lilly and Company.
Nel mondo soffrono di Artrite Reumatoide più di 23 milioni di individui, essenzialmente donne, con un picco di incidenza intorno ai 50 anni. La malattia è altamente invalidante a tal punto da richiedere talvolta anche dei ricoveri ospedalieri. I costi indiretti sono altissimi: tra prestazioni previdenziali, perdita di giorni di lavoro e produttività. si stimano 4.183 Euro. Finora per trattare i sintomi di infiammazione, dolore e rigidità sono stati impiegati farmaci antinfiammatori non steroidei, farmaci antireumatici modificanti la malattia (DMARDs) come il metotrexato, e farmaci biologici.Il problema però è che queste terapie non funzionano su tutti e circa il 70% dei malati non riesce ad avere una remissione clinica della malattia. Per loro è indicato il nuovo farmaco, il Baricitinib che agisce direttamente sugli enzimi e citochine che sono implicati nello sviluppo di diverse patologie infiammatorie e autoimmuni (il futuro dunque di questa molecola sembra andare oltre l’artrite reumatoide).
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