L’iperkaliemia (o potassio alto) è un problema relativamente comune. Le cause possono essere numerose e sono spesso trattabili. Tuttavia è un’analisi del sangue che andrebbe fatta di routine in chi soffre di determinate patologie (ad esempio cardiache o renali), per tenere sotto controllo la situazione. Livelli molto alti infatti possono mettere a rischio anche la vita. In genere comunque l’ipercaliemia è lieve e difficilmente da sintomi, ma va sottolineato che il disturbo che si sviluppa lentamente nel tempo produce meno sintomi rispetto ad un improvviso aumento dei livelli di potassio.
Solitamente, i sintomi diventano comunque evidenti quando i livelli di potassio raggiungono e superano i 7,0 mEq / L o superiore, e questi possono essere:
- Debolezza muscolare
- Difficoltà respiratorie
- Dolore al petto
- Palpitazioni o battito cardiaco irregolare
- Stanchezza
- Sensazioni di formicolio
- Nausea.
Un battito cardiaco lento può essere correlato a questi disturbi, ma è sicuramente un campanello d’allarme più importante, perché il potassio è responsabile del corretto ritmo cardiaco ed un suo eccesso può avere effetti pericolosi, fino all’arresto cardiaco.E’ importante in questi casi effettuare anche un ECG (Elettrocardiogramma).
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