Il dr. Carme Espinet e colleghi dell’Università di Lleida, in Spagna, hanno scoperto che un precursore del fattore di crescita nervoso (pro-NGF) può giocare un ruolo patogenetico nel morbo di Alzheimer. Il morbo di Alzheimer è una malattia degenerativa, una forma terminale di demenza che colpisce oltre 35 milioni di persone in tutto il mondo. Lo stress ossidativo, che si verifica nelle fasi iniziali della malattia, può modificare le molecole, con conseguente perdita o alterazione della loro funzione.
Un precursore del fattore di crescita nervoso (pro-NGF) è espresso ad alti livelli nel morbo di Alzheimer negli individui affetti, e l’accumulo di pro-NGF può portare alla morte delle cellule neurali. Kichev e altri hanno dimostrato che il pro-NGF viene modificato in una fase della malattia in maniera dipendente dallo stress ossidativo e che la sua modifica ha bloccato la maturazione del fattore, portando alla morte delle cellule neuronali. Inoltre, l’iniezione di pro-NGF modificata o pro-NGF derivata da pazienti umani con morbo di Alzheimer nei topi ha causato insufficienza cognitiva e di apprendimento, suggerendo che la modifica può fornire un nuovo percorso ai patogeni per il morbo di Alzheimer.
I risultati della ricerca sono stati pubblicati sulla rivista The American Journal of Pathology.
[Fonte: Sciencedaily]