Subito dopo il mal di gola, fa la sua comparsa la tosse. A dar fastidio ci si mette soprattutto durante la notte e impedisce di dormire in modo riposante, disturbando di continuo il sonno. Mentre lo sforzo e i continui accessi irritano ancor di più la gola e prolungano l’infiammazione. Per mandarla. via la prima cosa è, se si ha il vizio, smettere di fumare. Poi bisogna evitare l’aria secca, gli ambienti inquinati, fumosi e affollati, che irritano la gola, acuiscono la tosse e facilitano l’aggressione di batteri e virus.
A seconda del tipo di tosse, secca o grassa, ci sono rimedi diversi. Quando la tosse è produttiva occorre sciogliere il catarro a livello dei bronchi e utilizzare sostanze che svolgano un’azione balsamica. Oltre a bere molto, per sciogliere il muco si ricorre agli sciroppi. La natura in questo caso arriva in nostro soccorso con l’edera, le cui foglie sono ricche di saponine che agevolano l’espettorazione del catarro. In molti prodotti fitoterapici è associata al timo il quale, oltre all’azione fluidificante, aiuta a dilatare le vie respiratorie e ad alleggerire il respiro. Se invece è secca, meglio sedarla, per evitare che irriti ancora di più le mucose già infiammate.
E per questo ci sono alcune piante come la malva, l’altea e la liquirizia che svolgono un’azione lenitiva e antinfiammatoria su bronchi e vie aeree superiori. Le prime due piante sono ricche di mucillagini: molecole che, stratificandosi, svolgono un’azione idratante e isolano le mucose dal contatto con gli agenti irritanti, alleviando così il fastidio e il bruciore che sono alla base del colpo di tosse. La liquirizia invece è in grado di contrastare gli accessi grazie al suo potere antinfiammatorio, ed emolliente. Non a caso è un rimedio contro la tosse noto fin dall’antichità.
Da http://www.consumercare.bayer.it/ebbsc/export/sites/cc_it_internet/it/Sapere_and_Salute/articoli/Ottobre_2009/08_Natura.pdf