Continui interventi chirurgici per perdere peso comportano un rischio più elevato di complicanze rispetto alla procedura chirurgica iniziale, ha rilevato una nuova ricerca. Il trattamento chirurgico, conosciuto come chirurgia bariatrica, è l’unico metodo efficace per la perdita di peso a lungo termine nelle persone gravemente obese. Tassi di ripetizione della chirurgia bariatrica vengono segnalati dal 5 al 56% dei casi.
Nella loro relazione, i ricercatori greci dell’University Hospital di Patrasso hanno seguito 56 pazienti che hanno ripetuto tale procedura tra il 1995 e il 2008. I pazienti avevano un’età media di 39,6 anni, e di un indice medio di massa corporea (BMI) di 46,9. (Sopra il 30 si è considerati obesi).
Le tre ragioni principali per la ripetizione della chirurgia bariatrica sono: perdita di peso insufficiente dopo la procedura iniziale; gravi complicanze nutrizionali, come la malnutrizione proteica; e gli effetti collaterali intollerabili come il blocco o restringimento del tratto digestivo.
I pazienti sono stati seguiti per una media di 102 mesi dopo la loro chirurgia revisionale. Nessuno di loro è morto, ma 19 (33,9%) avevano gravi complicazioni entro uno-tre mesi dopo l’intervento, comprese le perdite interne al sito chirurgico, insufficienza renale acuta e polmonite. Le complicanze tardive, che sono quelle che si sono verificate più di 90 giorni dopo l’intervento chirurgico, sono state riportati in 13 pazienti (23,2%). Queste complicanze hanno incluso l’ernia al sito di incisione ed il restringimento del passaggio tra lo stomaco e l’intestino, spiegano gli autori dello studio.
I 39 pazienti che hanno subito un intervento chirurgico revisionale a causa della perdita di peso insufficiente dopo il procedimento iniziale, hanno raggiunto una diminuzione significativa del BMI, da una media di 55,4 a 35, con un calo medio di quasi il 69% del peso corporeo in eccesso. La chirurgia revisionale ha dato un effetto positivo anche in coloro che hanno sperimentato complicanze nutrizionali e gli effetti collaterali intollerabili dopo la procedura iniziale, secondo lo studio pubblicato sulla rivista Archives of Surgery.
[Fonte: Yahoo]