Si celebrata ieri la Giornata Mondiale per la Donazione del Sangue. Quest’anno lo slogan è stato “Sangue nuovo per il Mondo” ed ha teso ad aumentare il numero dei giovani tra i donatori volontari. Secondo i dati dell’Oms, che dal 2004 organizza questa manifestazione, in 77 paesi al mondo, ancora non c’è autosufficienza nel reperimento di sangue e suoi derivati (plasma e piastrine).
Sono luoghi in cui una trasfusione può salvare la vita a donne che hanno avuto un’emorragia durante il parto (ancora nel mondo una delle principali cause di decessi materni), o a bambini anemici perché denutriti o affetti da malaria.
Nei paesi industrializzati le cose sono migliorate nel corso degli ultimi anni, anche se con grandi differenze, organizzative oltre che culturali tra una regione e l’altra. In particolare in Italia, i dati 2009, vedono un aumento delle donazioni del 2,5 %. Ma non per questo, bisogna abbassare la guardia.
Per tutta la settimana infatti si svolgeranno iniziative volte alla diffusione di informazioni riguardo alle donazioni volontarie, soprattutto perché siamo in prossimità delle vacanze, periodo in cui da sempre, scarseggiano le scorte di sangue.
Numerose le associazioni sul territorio che organizzano eventi particolari (qui alcune informazioni dell’Avis). Una settimana di eventi anche a Barcellona, quest’anno scelta come sede internazionale della World Blood Donor Day, in contemporanea con l’Expo 2010 a Shanghai, Cina.
I giovani saranno ovunque al centro di queste iniziative:
“Sono la speranza e il futuro di un apporto di sangue sicuro nel mondo”, ha detto Neelam Dhingra, Coordinatore della sicurezza trasfusionale presso l’OMS. “Siamo fiduciosi di più paesi possono raggiungere il 100 per cento la donazione volontaria del sangue, se concentrare gli sforzi per coinvolgere i giovani.”
Sarà anche un modo per promuovere tra di loro stili di vita salutari. In Italia e nella maggior parte del mondo il limite d’età per donare è 18-65 anni. Ma può bastare. L’importante è donare. Qui, vi spieghiamo come.
[Fonte: Oms]