Un progetto di ricerca finanziato dall’Unione Europea, denominato CARDIOCELL (Development of cardiomyocyte replacement strategy for the clinic), sta dando risultati promettenti per il futuro della cardiologia. Un’équipe composta da ricercatori dell’Imperial College London, nel Regno Unito, ha infatti individuato e sperimentato, per ora solo su cavie di laboratorio, una tecnica innovativa per identificare e purificare le cellule staminali cardiache, dando così origine a cellule che battono.
I risvolti di questa sperimentazione sono importantissimi, se pensiamo che ogni anno muoiono, nella sola Unione Europea, circa due milioni di persone proprio a causa di malattie cardiache e circolatorie.
Si stima, inoltre, che la stragrande maggioranza di morti premature che avvengono prima della soglia dei 75 anni sia dovuta proprio a problemi di cuore.
Finora gli studi clinici si erano sempre orientati verso le cellule staminali del midollo osseo, studiandone il potenziale effetto positivo per trattare cuori danneggiati da infarto e cardiomiopatia. Malgrado i risultati incoraggianti, relativi soprattutto alla sicurezza del metodo, il nodo da sciogliere restava sempre il miglioramento del pompaggio del sangue in tutto l’organismo.
Per risolvere questo problema gli scienziati si stanno concentrando su cellule staminali che provengano dal cuore del paziente.
I risultati dello studio britannico, coordinato da Michael Schneider, sono stati riportati in un articolo apparso sul notiziario Cordis. E’ lo stesso Schneider a spiegare la procedura utilizzata che potrebbe portare, tramite ulteriori sperimentazioni che impieghino robotica avanzata e la microscopia automatizzata, alla coltura delle cellule per creare un vero e proprio muscolo cardiaco e per curare cellule danneggiate da infarto e cardiomiopatia.
Abbiamo messo a punto un metodo per identificare le cellule che hanno tre caratteristiche importanti. Sono sicuramente cellule staminali, attivano il giusto meccanismo molecolare al fine di diventare muscolo cardiaco o vaso sanguigno, e non hanno ancora una delle caratteristiche fondamentali del muscolo cardiaco o dei vasi sanguigni, come la produzione di miosina cardiaca, una proteina importante nelle cellule muscolari del cuore.
[Fonte: Agi Salute]