C’è anche lo zampino della ricerca italiana nel nuovo antidolorifico che non disturba il cervello, subito soprannominato smart, intelligente. L’analgesico, svicolato da effetti collaterali e che agisce solo quando e dove serve, è frutto di uno studio internazionale che ha visto la partecipazione, per l’Italia, dell’Istituto Italiano di Tecnologia, dell’Università Federico II di Napoli e dell’ateneo di Urbino, per gli USA l’Università della California Irvine e l’Università della Georgia.
Diremo presto addio a sedazione, dipendenza ed altri effetti collaterali dei comuni farmaci, grazie al potenziamento dell’attività di un antidolorifico endogeno che riesce a spegnere il dolore legandosi al recettore endocannabinoide di tipo uno, lo stesso cui si lega la marijuana.
Lo studio completo è stato pubblicato sulla rivista di divulgazione scientifica Nature Neuroscience. L’ITT spiega in una nota come la creazione dell’analgesico che non influisce sul cervello
si basi sulla comprensione del ruolo dell’anandamide, una sostanza prodotta naturalmente dal corpo umano, che esercita un’importante azione analgesica nell’ambito delle malattie infiammatorie come l’artrite, e del dolore neuropatico.