Il pensiero comune è che sia le droghe che il vizio dell’alcool facciano male, ma se si dovesse stilare una specie di “classifica” di quelle che fanno più male, l’alcool dovrebbe essere decisamente in fondo alla graduatoria. Secondo una recente ricerca guidata da David Nutt del partito laburista britannico e pubblicata su Lancet, la situazione è esattamente inversa.
Sulla base di un punteggio massimo di 100 derivato dal grado di pericolosità, l’alcool ha raggiunto 72 punti, forse proprio a causa dell’idea prima descritta che porta a sottovalutare gli effetti di questa sostanza. Staccata di parecchio al secondo posto, con 55 punti, l’eroina, seguita dal crack (54).
A seguire c’è un secondo gruppo di droghe considerate meno pericolose delle prime, ma da cui è sempre meglio tenersi alla larga come metanfetamine (33 punti) e cocaina (27), con appena un punto sopra l’altra dipendenza che, seppure non sembra portar danni subito, ti uccide lentamente. Stiamo parlando del tabacco, una vera e propria droga legalizzata. A seguire in questo gruppo troviamo anfetamine/speed (23), la cannabis (20), il Gamma-idrossibutirrato o Ghb (18), le benzodiazepina (come ad esempio sonniferi e ansiolitici) e la ketamina (15), il metadone (13), le foglie di khat.
E poi c’è un terzo gruppo formato da quelle sostanze considerate meno pericolose, che sicuramente non mancherà di far discutere in quanto contiene una di quelle droghe “emergenti” come l’ecstasy che ottiene appena 9 punti di pericolosità, quanto cioè gli anabolizzanti. La classifica di Lancet si conclude con l’allucinogeno per eccellenza, l’LSD, considerato stranamente meno pericoloso degli anabolizzanti stessi.
I criteri di pericolosità, oltre che a quelli scontati come gli effetti sulla salute, la possibilità di portare a morte precoce ed il grado di “sottovalutazione del pericolo” però non sono molto chiari, e questa mancanza probabilmente sarà il vero motivo che scatenerà le mille polemiche che seguiranno alla pubblicazione dell’articolo. Sono molte le domande a cui Nutt dovrà rispondere, anche perché stilare una classifica simile può indurre in persone poco accorte l’idea che droghe come LSD o ecstasy non siano poi così pericolose, portando a conseguenze poco piacevoli.
[Fonte: Agi]